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Cambia il traffico di droga, cala la cocaina e cresce il crack: Roma prima in Italia per sequestri

Il report annuale della Direzione Centrale Antidroga fotografa la trasformazione del narcotraffico in Italia: cala la cocaina, ma cresce il crack. Roma ai primi posti per sequestri e operazioni.
A cura di Francesco Esposito
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Crack, cocaina e hashish, ma anche droghe sintetiche. Il report annuale delle Direzione Centrale Antidroga del ministero della Difesa presentato mercoledì 1 ottobre 2025 riporta un quadro in trasformazione nel traffico di stupefacenti in Italia. Roma è ai primi posti fra le città del Paese per operazioni antidroga dei vari reparti delle forze dell'ordine.

Diminuisce la cocaina, aumenta il crack: oltre 5 chili sequestrati a Roma

Il totale di operazioni portate avanti da carabinieri, polizia e guardia di finanza nel 2024 è di 21299, una cifra inferiore alla media degli ultimi dieci anni che invece è di quasi 23mila l'anno. Se sono in netto calo i quantitativi di cocaina confiscata, aumentano di molto i sequestri di crack e le operazioni per contrastare il suo spaccio. Lo scorso anno sono stati sequestrati più di 25mila chili della sostanza in cristalli: un aumento di oltre il 50% rispetto al 2023. Più di 5mila chili provengono da Roma, che è la seconda città in Italia dopo Napoli in questa spiacevole classifica.

"Lo spaccio di crack avviene tendenzialmente in particolari aree del Paese, ossia nelle periferie cittadine e nei quartieri più popolari, dove è elevato il tasso di disoccupazione, ci sono situazioni di degrado ambientale e sociale", si legge nella relazione. Per quanto riguarda la capitale, questa sostanza è spesso associata, nelle cronache, alla borgata del Quarticciolo, dove sono tanti i residenti costretti ad affrontare i problemi descritti nel rapporto dell'Antidroga.

Quanta droga passa da Fiumicino, Ciampino e Civitavecchia

Il narcotraffico tocca anche le frontiere romane. Oltre il 7% della marijuana bloccata nei porti è stata sequestrata al porto di Civitavecchia. Secondo posto in Italia per lo scalo romano, ma molto distante dal porto di Brindisi, in cui si sono svolte il 90% delle operazioni contro l'introduzione di questa sostanza. Stessa situazione anche per quanto riguarda il traffico di hashish, dove è Cagliari ad essere capolista.

Il traffico aereo è molto meno consistente, ma l'aeroporto di Fiumicino l'anno scorso è stato comunque il secondo scalo in Italia per cocaina sequestrata con quasi 80 chili. Ciampino, invece, sembra prediletto per il commercio della cannabis.

Quali sostanze girano di più a Roma

Nel rapporto della Direzione Centrale Antidroga c'è anche una fotografia delle sostanze più diffuse a Roma. Innanzitutto, la capitale è la città in Italia con il maggior numero di operazioni ogni 100mila abitanti. Andando più nello specifico, fra le città metropolitane, è quella in cui sono stati sequestrati i maggiori quantitativi di marijuana, hashish e droghe sintetiche. Si parla in questo caso di ecstasy, ma anche di anfetamine e oppioidi, spesso contenuti in sostanze medicinali usate impropriamente.

Chi traffica droga a Roma: organizzazioni meno strutturate

Ma chi è che smercia queste sostanze? Secondo quanto raccolto dalla Direzione Centrale Antidroga, "a Roma, oltre all’operatività di quei gruppi che sono proiezioni delle organizzazioni mafiose tradizionali, si assiste ad una convivenza di soggetti criminali eterogenei per provenienza geografica che, con il tempo, hanno acquistato maggiore autonomia rispetto alle organizzazioni mafiose tradizionali: consorterie magari legate agli altri gruppi da una comunione di interessi criminali, che sfocia in alleanze finalizzate al business e senza regole preordinate, ma che hanno comunque un’articolazione fluida, tale da poter essere indipendenti rispetto alle organizzazioni più strutturate".

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