video suggerito
video suggerito

Caduta giunta di Albano, l’ombra delle divisioni su termovalorizzatore: “Forse pressioni da Pd favorevole a inceneritore”

Il Comune di Albano Laziale ha espresso parere negativo al termovalorizzatore di Roma a Santa Palomba, citando rischi ambientali e sanitari. Poche ore dopo tredici consiglieri, tra cui due di maggioranza, si sono dimessi facendo cadere la giunta del sindaco Borelli. “Chi difenderà queste osservazioni?”.
A cura di Francesco Esposito
11 CONDIVISIONI
Immagine

"Il Comune di Albano Laziale esprime parere negativo al progetto sottoposto a valutazione da parte del proponente Renew Rome srl", così finisce il documento con le osservazioni e i pareri sul progetto del termovalorizzatore di Roma Capitale che dovrebbe sorgere nel quartiere di Santa Palomba, a due passi dalla città dei Castelli. Il documento è datato 14 ottobre 2025. La sera dello stesso giorno tredici consiglieri comunali, fra cui due di maggioranza, hanno dato le loro dimissioni facendo cadere la giunta guidata dal sindaco Massimiliano Borelli.

La scadenza per la presentazione delle osservazioni che saranno inserite nella Valutazione d'Impatto Ambientale (Via) – che verrà effettuata dal Commissario Straordinario, ovvero Roberto Gualtieri – era fissata per il 15 ottobre 2025. "Se non ci fosse attinenza con la loro scelta di andare dal notaio per firmare le dimissioni e far decadere il sindaco – dice Marco Alteri, ex consigliere comunale e presidente della Rete Tutela Roma Sud durante una conferenza stampa – l'avrebbero tranquillamente potute firmare il 15 sera".

Dimissioni della consigliera Cavalieri: "Pressioni da corrente Pd a favore dell'inceneritore"

A destare più scalpore è stato il passaggio con l'opposizione della consigliera del Partito Democratico Stefania Cavalieri. Un atto che il sindaco uscente ha definito "di opportunismo politico" e "un tradimento del mandato conferito dai cittadini". A Fanpage.it Borelli ha anche affermato: "Mi auguro che il Pd cittadino espella lei e gli altri che hanno tramato per questo".

Anche Alteri non vede la decisione di Cavalieri come uno slancio personale: "Probabilmente la consigliera avrà subito delle pressioni da parte della corrente che all'interno del Partito Democratico vuole l'inceneritore di Roma, perché ricordiamo che il Pd è contrario agli inceneritori in tutta Italia, tranne che qui".

I pareri del comune di Albano Laziale: impatto inquinante in una zona già problematica

Nonostante le dimissioni e il conseguente scioglimento del consiglio comunale – ora Albano Laziale sarà commissariata dalla Prefettura di Roma fino alle elezioni della prossima primavera – le osservazioni sono state regolarmente protocollate. Fra le criticità presentate c'è l'aumento del traffico, la creazione di disuguaglianze territoriali, gli aspetti sanitari, l'impatto sul settore del turismo e dell'agricoltura e lo sfruttamento delle risorse idriche già carenti.

"Il Comune di Albano Laziale ritiene che la localizzazione presenti pre-esistenti criticità ambientali – si legge nelle osservazioni – e, pertanto, non sia idonea a supportare ulteriori carichi inquinanti. Per tutelare la salute pubblica, è necessario che nuovi insediamenti non comportino un ulteriore peggioramento ambientale". Grava già la discarica di Roncigliano, nel territorio di Albano ma confinante con il terreno dove Roma Capitale e le sue società controllate vogliono costruire il termovalorizzatore. Un'area per cui la Regione Lazio ha avviato il procedimento di dichiarazione di ‘elevato rischio ambientale'.

L' ex consigliere Marco Alteri: "Eliminato unico interlocutore istituzionale"

"Hanno eliminato l'unico interlocutore istituzionale che poteva opporsi", commenta Marco Alteri. Albano Laziale era l'unico comune obbligato a presentare delle proprie valutazioni sull'eventuale impatto dell'opera. Lo ha fatto, ma adesso "non potranno essere difese in sede giurisdizionale", aggiunge l'ex consigliere comunale. "Se decidono di andare avanti, quella diffida che abbiamo messo nel documento a non proseguire fintanto che non c'è l'esito del tavolo tecnico regionale sull'area a rischio ambientale di Roncigliano, chi la porterà avanti? Non credo il commissario prefettizio. La responsabilità di queste osservazioni e di questa lotta ora è sulle spalle di noi cittadini".

11 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views