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Il caso Cospito

Blitz degli anarchici all’Altare della Patria per Alfredo Cospito: “L’Italia tortura”

Sul posto, gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale. Gli anarchici hanno calato uno striscione sull’Altare della Patria e acceso alcuni fumogeni.
A cura di Natascia Grbic
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"L’Italia tortura. Con Alfredo, no al 41 bis". Questo lo striscione calato da un gruppo di manifestanti poco fa sull'Altare della Patria a Roma. Gli anarchici hanno acceso anche alcuni fumogeni. L'azione, una delle tante previste per oggi in tutta Italia, è stata organizzata in occasione della sentenza della Corte di Cassazione proprio sul regime di carcere cui è sottoposto Alfredo Cospito, il detenuto anarchico in sciopero della fame da ormai oltre 120 giorni per protestare contro il regime di 41 bis. Sul posto, gli agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale. Quattro attivisti sono stati identificati.

Aumentate misure di sicurezza alla Cassazione

Domani la Questura di Roma ha disposto un rafforzamento delle misure di sicurezza nelle zone adiacenti la Corte di Cassazione, dove si terrà la camera di consiglio per decidere sul ricorso avanzato dal difensore di Cospito riguardo l'annullamento del regime di 41 bis. Sempre domani mattina è stato organizzato un sit in di solidarietà con il detenuto anarchico a piazza Cavour, in concomitanza con la riunione in corso alla Cassazione, che dovrà esprimersi dopo il diniego del tribunale di Sorveglianza di Roma alla richiesta di annullamento del 41 bis già presentata dal legale.

L'avvocato di Cospito: "Auspichiamo annullamento senza rinvio"

"La dilatazione dei tempi della decisione renderebbe incompatibile la stessa con le condizioni di salute del detenuto – ha dichiarato in una nota Flavio Rossi Albertini, l'avvocato di Alfredo Cospito – Conseguentemente si auspica un annullamento senza rinvio dell'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Roma". E aggiunge: "La procura generale di Torino ha enfatizzato il giudizio di pericolosità di Alfredo Cospito".

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