Bambino autistico offeso dalle maestre in chat, la madre: “Sta regredendo, qualcuno mi aiuti”
Lucia (nome di fantasia, N.d.R.), la madre del bambino autistico che sarebbe stato offeso in chat dalle maestre, ha sporto denuncia ai carabinieri e rivolto un appello alla ministra dell'Istruzione, alla ministra per le disabilità e al Comune di Roma. "A loro chiedo in ginocchio di aiutarmi, di aiutare il mio piccolo. Il mio bambino sta regredendo. Non può stare chiuso in casa ed uscire solo per le terapie, ha bisogno di andare a scuola e non é possibile che nessuno mi aiuti". Il bambino, di soli sei anni, non va a più a scuola da quando la madre ha scoperto alcune frasi offensive scritte in una chat. Nelle sue condizioni perdere giorni di scuola vuol dire perdere i progressi fatti finora. E la sua situazione potrebbe aggravarsi.
Lucia è sostenuta dall'associazione ‘La battaglia di Andrea‘, che si occupa di tutelare i diritti delle persone affette da disabilità. "Siamo stati contattati da moltissime persone che vogliono aiutare la signora – ha dichiarato Asia Maraucci, presidente dell'associazione – stiamo passando tutti i contatti alla signora, stiamo vedendo una bella Italia, intesa come cittadini e istituzioni, ed è questa l'Italia che ci piace". A occuparsi del caso a livello legale è l'avvocato dell'associazione, Sergio Pisani.
"Ho letto messaggi che mi hanno fatto male: nella chat le maestre chiamavano mio figlio ‘ansia', scrivevano cose del tipo ‘domani ce tocca, ci faremo sostegno l'un con l'altra'. Soprattutto quando abbiamo avuto il covid erano contente, l'insegnante di sostegno metteva faccine sorridenti informando le altre maestre che eravamo ancora positivi e che quindi il bambino non tornava. Dicevano che le loro giornate cominciavano bene perché mio figlio non c'era", aveva dichiarato la madre a Fanpage.it. La donna è andata dalle maestre, chiedendo il perché di quelle frasi, ma non ha ricevuto risposta.