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Cambiamenti climatici

Attivisti per il clima di Ultima Generazione ‘incollati’ alla strada: automobilista li investe

Hanno incollato la loro mano all’asfalto questa mattina, dopo aver bloccato la strada a Torrimpietra: “Vogliamo prenderci il futuro che ci appartiene”.
A cura di Beatrice Tominic
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La mano di un attivista incollata all'asfalto (foto di Alessandro Penso) a sinistra. A destra lo screenshoot dal video dell'investimento degli attivisti da parte di un automobilista.
La mano di un attivista incollata all'asfalto (foto di Alessandro Penso) a sinistra. A destra lo screenshoot dal video dell'investimento degli attivisti da parte di un automobilista.
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"Servono miliardi per riparare i danni delle catastrofi": si legge questo sui nuovi striscioni arancioni aperti dagli attivisti e dalle attiviste per il clima di Ultima Generazione, oggi tornati a bloccare il traffico lungo le strade della capitale, lungo la Roma-Civitavecchia, all'altezza di Torrimpietra. "Siamo in azione per chiedere un fondo di riparazione", dicono. E nel frattempo alcuni di loro si "incollano" alla strada, bloccando la propria mano sull'asfalto con una sabbia particolare che renderebbe più difficili le operazioni di rimozione.

"Se una persona si incolla alla strada viene chiama folle, ma una manciata di persone sta condannando il nostro futuro. E noi vogliamo riprendercelo", dice uno degli attivisti presenti per la protesta.

Non hanno tardato ad arrivare le proteste degli automobilisti rimasti bloccati in autostrada: uno di loro ha quasi investito due attivisti con la sua auto. Gli e le attiviste di Ultima Generazione si sono schierati sulla strada verso le 9.20 del mattino: sono stati portati via soltanto una quarantina di minuti dopo.

Attivisti investiti dall'automobilista arrabbiato

Nel corso della protesta, oltre ai numerosi scambi con gli automobilisti arrabbiati perché bloccati nel traffico, due attivisti sono stati quasi investiti. Uno degli automobilisti, che aveva provato a transitare approfittando della corsia di soccorso, dopo aver alzato di peso due attivisti, è salito nuovamente in automobile. I due, un ragazzo e una ragazza, si sono riposizionati sull'asfalto. È stato in quel momento che ha dato gas, rischiando di investirli.

La protesta in strada a Roma

"Un mese fa ero a Campi Bisenzio a spalare il fango dell'alluvione. Un signore che stavo aiutando era quasi in lacrime vedendo quello che la sua bicicletta era ancora integra. Certo, è una banalità, ma anche una cosa simile in contesti del genere assume un grande valore – spiega uno degli attivisti con la mano ancora incollata sull'asfalto –  Il governo non ha fatto nulla per prevenire l'alluvione e le compagnie petrolifere continua non ad estrarre come se avessimo mille mondi a disposizione, mentre il nostro domani brucia".

L'arrivo delle forze dell'ordine

Non hanno tardato ad arrivare le forze dell'ordine per eliminare il blocco del traffico degli attivisti. Non appena arrivati, gli agenti della polizia hanno rimosso il blocco e identificato gli attivisti, poi li hanno trasferiti nei loro uffici. Come accade spesso durante le loro proteste di resistenza civile non violenta, rischiano di essere denunciati nelle prossime ore.

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