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Assunti i lavoratori disabili gravi esclusi a Natale da Wind, Rimicci: “Grande vittoria”

Erano stati esclusi senza motivo da Wind Tre Spa, che non li aveva assunti nonostante un accordo che li vincolasse. Adesso i quattro lavoratori con disabilità gravi hanno finalmente avuto accesso al proprio impiego.
A cura di Natascia Grbic
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Sono stati assunti da Wind i quattro lavoratori con disabilità grave che da mesi erano ignorati dall'azienda, nonostante un accordo stipulato con Regione Lazio e Consorzio Sintesi che li vincolava all'assunzione. Finito l'incubo per i quattro, che da ieri possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. "È una grande vittoria di Consorzio Sintesi questa", dichiara Enzo Rimicci, presidente della cooperativa, che sin dall'inizio ha denunciato la vicenda. Dopo mesi di trattativa con la Regione Lazio e con la Wind Tre Spa, il lieto fine, con l'assunzione dei quattro lavoratori. La consigliera regionale e capogruppo della Lista civica Zingaretti Marta Bonafoni ha chiesto un'audizione alla Commissione lavoro, tenutasi ieri pomeriggio e conclusasi positivamente con le varie assunzioni.

"Una bellissima notizia, che però rappresenta un monito per il futuro, perché di fronte a persone che sono costrette a convivere con una patologia e per le quali il lavoro rappresenta non solo un’opportunità economica, ma soprattutto un orizzonte di inclusione sociale, anche un ritardo di due mesi rappresenta una lesione del diritto al lavoro che non deve assolutamente ripetersi", ha dichiarato Bonafoni. "Per questo, oltre a monitorare l’andamento delle convenzioni e degli accordi tra le parti, il nostro impegno si amplierà a 360 gradi anche in ambito legislativo, in particolare nell’ambito della legge quadro sulle politiche per la disabilità in discussione alla Regione Lazio".

La vicenda che ha visto coinvolti – loro malgrado – i quattro lavoratori, è cominciata lo scorso dicembre. Avrebbero dovuto iniziare il loro impiego – garantito da un accordo siglato da Regione Lazio, Consorzio Sintesi e dalla stessa Wind Tre Spa – il 20 dicembre. L'azienda però non li aveva mai assunti, e li aveva lasciati a casa senza fornire una motivazione valida. Il caso aveva fatto mobilitare lavoratori e sindacati, tanto che il 7 gennaio tutti gli impiegati affetti da disabilità che lavorano nel call center avevano dato vita a uno sciopero nazionale in solidarietà ai quattro lavoratori.

La replica di Wind

"WindTre precisa di non aver licenziato alcun dipendente né ostacolato l’assunzione di risorse che sono dipendenti del Consorzio Sintesi e di aver assolto pienamente gli obblighi d'inserimento delle persone con disabilità a livello nazionale, superando la quota minima prevista dalla normativa per le categorie protette di circa il 20%. Precisa altresì, in particolare, che i quattro lavoratori citati nell’articolo non sono stati esclusi da WindTre, poiché non erano dipendenti dell’azienda.

WindTre ha semplicemente richiesto al Consorzio Sintesi una comunicazione tempestiva e completa relativamente ai tempi e alle motivazioni della cessazione del rapporto tra il Consorzio Sintesi e le risorse assunte in convenzione, proprio per garantire e tutelare i diritti dei dipendenti disabili. Il Consorzio, d’altro canto, ha avviato l’assunzione di nuove risorse a fronte della cessazione nel 2021 del rapporto con i quattro dipendenti citati, senza informare in modo tempestivo WindTre, come sancito dal contratto commerciale che regola i rapporti tra le due parti.

WindTre precisa che, proprio per garantire la tutela dei lavoratori con disabilità ed evitare impatti negativi, paga il proprio contributo a Sintesi, a prescindere dall’effettivo svolgimento delle attività stesse. WindTre pone al centro dei propri valori il rispetto e la dignità e lo sviluppo dei propri dipendenti confrontandosi continuamente con tutti gli stakeholders e per questo ha predisposto, anche con il contributo delle organizzazioni sindacali, numerosi istituti di supporto alle persone, al welfare, alla salute e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro".

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