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Alessandro Nasta morto sull’Amerigo Vespucci, condannati quattro ufficiali della marina militare

La Corte d’Assise d’Appello ha confermato le condanne per quattro alti ufficiali della marina militare per concorso in omicidio colposo. Il processo è per la morte del nocchiere Alessandro Nasta, caduto durante una manovra alle vele dell’Amerigo Vespucci a Civitavecchia.
A cura di Alessia Rabbai
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Quattro alti ufficiali della marina militare sono stati condannati per concorso in omicidio colposo per la morte di Alessandro Nasta. I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Roma ieri hanno confermato la sentenza di primo grado del processo che li vede imputati per la scomparsa del ventinovenne originario di brindisi, nocchiere e acrobata dell'Amerigo Vespucci, scuola della marina militare italiana. La sua scomparsa risale al 24 maggio del 2012, quando la nave era al largo della costa di Civitavecchia, nella provincia Nord di Roma.

I quattro ufficiali sono già stati condannati in primo grado, con la sentenza del Tribunale di Civitavecchia di maggio 2023. Nasta è morto dopo essere caduto da un albero dell'Amerigo Vespucci. I famigliari del militare si sono costituiti parte civile nel processo, assistiti dagli avvocati Alessandra Guarini, Massimiliano Gabrielli e Maurizio Gabrielli.

Condannati quattro alti ufficiali

Le condanne in primo grado sono state confermate in secondo, con concessione del beneficio della sospensione: l'allora comandante dell'Amerigo Vespucci Domenico La Faia e l'ammiraglio ex capo di stato maggiore della marina Bruno Branciforte sono stati condannati a un anno e dieci mesi. L'ammiraglio e allora ex capo della squadra navale Giuseppe De Giorgi e l'ex capo di stato maggiore Luigi Binelli Mantelli sono stati condannati a un anno e due mesi.

I giudici hanno riconosciuto che sull'Amerigo Vespucci quando Alessandro Nasta è caduto dall'albero non sono state applicate le norme di sicurezza sul lavoro. Se fossero stati usate le precauzioni necessarie, la tragedia si sarebbe potuta evitare. La sua morte ha segnato l'inserimento dei sistemi di sicurezza per scongiurare incidenti simili.

Alessandro Nasta caduto durante una manovra alle vele

Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine Alessandro Nasta al momento dei drammatici fatti che hanno porttato alla sua morte era impegnato in una manovra alle vele della nave. Improvvisamente è precipitato nel vuoto ad un'altezza di cinquantaquattro metri, che si è rivelata purtroppo fatale. L'Amerigo Vespucci in quel frangente si trovava al largo di Civitavecchia, Nasta è stato soccorso con l'eliambulanza e trasportato in condizioni disperate all'ospedale San Paolo, dov'è morto per le ferite e i traumi gravissimi.

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