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Ragazzo di 18 anni salvato da un tumore raro, premiati i medici dell’Ospedale dei Castelli

Premiata l’equipe medica che ha salvato la vita a un ragazzo di 18 anni, affetto da un tumore rarissimo, un paraganglioma extrasurrenalico. “Il coraggio e la professionalità dimostrata rendono la sanità del Lazio un’eccellenza”, ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma.
A cura di Enrico Tata
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Sono stati premiati i medici dell'Ospedale dei Castelli di Ariccia, Roma, che hanno salvato un ragazzo di 18 anni, affetto da un paraganglioma extrasurrenalico, un un tumore rarissimo e di difficile diagnosi. Il giovane era arrivato al pronto soccorso con fortissimi dolori addominali ed è stato per questo sottoposto a una tac, che ha rilevato la neoplasia, che si presenta con un'incidenza di un caso su un milione e che, se non trattato, si associa ad altissima mortalità.

Il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, e l'assessore regionale al Bilancio, Giancarlo Righini, hanno premiato oggi l'equipe che ha salvato il ragazzo. Hanno collaborato chirurghi, chirurghi vascolari, urologi, radiologi, radiologi interventisti, endocrinologi, oncologi e anestisisti.

I due chirurghi che hanno eseguito l'operazione sono il primario, Angelo Serao, e il dottor James Casella. Proprio Casella ha raccontato ai microfoni di Fanpage.it:

Ci tengo a sottolineare che questo intervento è riuscito grazie al coinvolgimento di moltissimi specialisti dell'ospedale. In questa storia la cosa bella è che tutti hanno messo del loro, dal pronto soccorso ai radiologi, dagli anestesisti agli urologi fino ai chirurghi vascolari come noi. Questo approccio multidisciplinare ha fatto sì che l'intervento sia riuscito nel migliore dei modi.

Gli altri sanitari premiati sono Andrea Muggianu, Gabriele Maritati, Fausto Turriziani, Carla Giancotti, Giulia Munzi, Laura Rossi, Alessandra Iodice.

"Il coraggio e la professionalità dimostrata rendono la sanità del Lazio un'eccellenza", ha dichiarato il presidente Aurigemma. "L'equipe multidisciplinare dell'Ospedale dei Castelli ha dimostrato come la collaborazione e l'interazione tra specialisti siano fondamentali per affrontare situazioni cosi' delicate. Tutti hanno unito le loro competenze, lavorando instancabilmente per diagnosticare e trattare il ragazzo. Una garanzia di assistenza a 360 gradi e questo ci rende orgogliosi e ancora più motivato nel nostro impegno per migliorare la sanità del Lazio", ha aggiunto l'assessore Righini.

"Ogni membro del team ha svolto un ruolo cruciale non solo dal punto di vista tecnico, ma anche umano. Hanno ascoltato il ragazzo, lo hanno rassicurato, lo hanno sostenuto nei momenti di paura e incertezza. Hanno parlato con la sua famiglia, offrendo conforto e spiegazioni chiare, rendendo il percorso di cura un cammino condiviso, mai solitario. In questo contesto, l'umanizzazione delle cure non e' stata solo uno slogan, ma una realta' tangibile. Il paziente e' stato davvero messo al centro di ogni decisione, di ogni gesto", è il commento del commissario straordinario della Asl Roma 6 Francesco Marchitelli.

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