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Processo breve: ecco tutti i processi che rischiano di saltare

La nuova misura “salva-Silvio”, come la definisce l’opposizione, oltre a scongiurare i procedimenti contro il Premier, rischia di far saltare numerosi processi importanti tra i quali qello sul cedimento degli edifici del terremoto aquilano e quello sulla strage di Viareggio.
A cura di Biagio Chiariello
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Prescrizione breve o amnistia mascherata. La nuova misura "salva-Silvio", così come è stata definita dalle opposizioni, preoccupa il mondo della giustizia e il Consiglio Superiore della Magistratura fa i calcoli di quello che ciò che provocare l'approvazione al senato del Processo Breve, dopo il Sì alla Camera. Pur di chiudere subito il fascicolo Mills, secondo questi calcoli, saranno almeno 15.000 i dibattimenti che verranno bloccati perché gli imputati, in quanto incensurati, possono usufruire della prescrizione. Truffa, omicidio colposo, corruzione: questi i principali reati condonati. E se poi si va a guardare dentro i processi si scoprono quelle che possono essere le vittime collaterali della norma sulla prescrizione breve. Tra le numerose cause legali che per alcuni osservatori sono a rischio, ve ne sono tre di particolare importanza: quello sulla strage di Viareggio, quello sul cedimento degli edifici dopo il terremoto de L'Aquila e quello sul crac Parmalat.

Viareggio

Nella città toscana il 29 giugno 2009 esplose un vagone ferroviario che trasportava gpl: in seguito allo scoppio morirono 32 persone. 38 gli indagati: manager e dipendenti di Ferrovie dello Stato, di Rfi (Rete ferroviaria italiana), di Trenitalia, di Fs Logistica, di Cima Riparazioni, della tedesca GATX Rail Germania e dell’austriaca GATX Rail. I reati contestati sono incendio e disastro ferroviario colposo, omicidio e lesioni colpose plurime. Tutti incensurati e quindi tutti beneficiari della prescrizione. Non è un caso se la rabbia dei parenti delle vittime ieri è stata rappresentata dal sit-in davanti a Montecitorio. Tuttavia in aula, il ministro Alfano ha rasserenato tutti: i pm, ha detto, procederanno "per reati gravissimi, come l'omicidio colposo plurimo e il disastro ferroviario, puniti con pene molto severe e che si prescriveranno, quindi in un tempo lontanissimo". Ma il timore dei parenti è quello di non poter mai conoscere i nomi dei responsabili della strage, così come potrebbe accadere per i colpevoli dei crolli all’Aquila.

Il terremo de L'Aquila

Preoccupazione da parte dei membri del Comitato Familiari Vittime Casa dello Studente e dell'associazione Vittime Universitarie del Sisma. Anch'essi a manifestare prima davanti alla Camera dei Deputati e poi al Pantheon. Oltre al dolore per le perdite dei loro cari e per la lentezza dei procedimenti giudiziari, i parenti delle vittime del terremoto aquilano ora vedono all'orizzonte un altro doloroso tarlo. Tutti, dunque, uniti contro le norme sul processo breve che, oltre a scongiurare i procedimenti contro il Premier, getterebbero alle ortiche le cause necessarie a rendere giustizia alla memoria dei 9 ragazzi uccisi dal crollo della Casa dello studente ( "un edificio antisismico" ) la notte tra il 5 il 6 aprile 2009.  "Vogliamo esserci anche se sappiamo che saremo sconfitti. Vogliamo testimoniare in maniera forte e chiara il nostro dissenso nei confronti dei provvedimenti che saranno approvati alla Camera”, ha detto Antonietta Centofanti, esponente del Comitato per le vittime della Casa dello Studente dell’Aquila, durante un’intervista rilasciata a Repubblica.it

Crac Parmalat

Il più grande scandalo di bancarotta fraudolenta e aggiotaggio perpetrato da una società privata in Europa, si legge su Wikipedia. In questo caso i termini della prescrizione scatteranno a breve: il 18 aprile, infatti, è attesa la prima sentenza nel processo per aggiotaggio presso il Tribunale di Milano contro quattro banche estere (Citigroup, Bank of America, Deutsche Bank e Morgan Stanley) e cinque manager degli istituti coinvolti e, da quella data, per gli 80mila risparmiatori “sarà più difficile ottenere i rimborsi” come fa notare il Corriere della Sera.

Ma la lista dei processi a rischio, come detto, è ancora lunga: da quello della Clinica Santa Rita, al caso Tarantini, dal processo Fincantieri Palermo, passando per Eternit, Ilva di Taranto e rogo Thyssen Krupp.

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