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Vaccino, Salvini: “Meschino usare mia figlia per attaccarmi, no polemiche politiche su bimbi”

Matteo Salvini risponde alle critiche ricevute per aver annunciato di non voler vaccinare la figlia di 9 anni: “Usare questo per attaccare Salvini mi sembra veramente meschino. Non facciamo polemica politica sui bimbi”.
A cura di Annalisa Girardi
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"Usare questo per il dibattito politico e attaccare Salvini mi sembra veramente meschino. Chi doveva vaccinarsi lo ha già fatto. Sui bambini non giochiamo, non scherziamo e non facciamo polemica politica": lo ha detto Matteo Salvini, durante la registrazione della puntata di Porta a Porta che andrà in onda questa sera su Rai Uno, rispondendo alle critiche ricevute in questi giorni per la decisione di non vaccinare la figlia di 9 anni, nonostante le indicazioni della comunità scientifica indichino che i vaccini anti Covid siano sicuri ed efficaci dai 5 anni in su.

"Se un bimbo non sta bene sta a casa, se sta bene va scuola. Continuare con la dad è una penalizzazione che i nostri ragazzi non si meritano dopo due anni. Se non ci sono sintomi o patologie pregresse non si vede perché farlo", ha aggiunto il leader della Lega. Salvini aveva comunicato qualche giorno fa di non voler vaccinare la figlia contro il Covid (stessa scelta fatta anche dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni) e in un'intervista su Radio Capital aveva sottolineato come si trattasse di decisioni che spettassero alle mamme, ai papà e ai pediatri, ma "non sono certo materia di dibattito politico".

L'ex ministro dell'Interno è intervenuto nella trasmissione di Bruno Vespa in videocollegamento da casa sua. Si trova infatti in isolamento dopo essere risultato positivo al Covid-19 a un tampone di routine per assistere al discorso di insediamento del presidente della Repubblica in Aula. "Aspetto di fare il tampone domenica per riabbracciare i miei figli e miei genitori".

Infine il leader del Carroccio ha concluso sottolineando quelli che saranno i prossimi temi nell'agenda del governo: "Sto lavorando perché il governo tagli le bollette. Non so se sarà domani o martedì prossimo. Prima vorrei portare a casa il dl sostanzioso… 5,6,7,8 miliardi. Poi chiamo tutti i leader del centrodestra perché i litigi nei territori, dalla Sicilia alla Liguria, non sono una buona immagine. Portiamo a casa il decreto poi chiamo tutti e ci sediamo intorno al tavolo perché divisi non andiamo da nessuna parte". E ancora: "Io lavoro per unire. Lascio passare questi giorni di rabbia, come Lega vediamo di svolgere il ruolo di pacificatori perché uniti si vince. Lavorerò perché ciascuno superi gli interessi di partito e personali. Una grande federazione che riunisca tutti i soggetti del centrodestra".

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