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Umberto Bossi in ospedale per un malore: il fondatore della Lega ricoverato per accertamenti

Um berto Bossi è stato trasportato in ospedale per un malore. Il fondatore della Lega non sarebbe in pericolo di vita ed è stato ricoverato per ulteriori accertamenti medici.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Umberto Bossi è stato trasportato in ospedale dopo un malore avuto nella sua abitazione di Gemonio, in provincia di Varese. Il fondatore della Lega non sarebbe in pericolo di vita, ma i medici hanno comunque suggerito un ricovero per analisi più approfondite. Bossi è stato soccorso da un'ambulanza del 118 che lo ha portato presso l'ospedale di Varese.

Bossi resterà in ospedale per ulteriori accertamenti sul suo stato di salute voluti dai medici. Il fondatore della Lega combatte da anni con gli strascichi causati da un aneurisma e da una caduta nella sua casa del Varesotto.

Il fondatore della Lega ha compiuto 81 anni nel mese di settembre ed è stato eletto deputato lo scorso 26 settembre dopo la vittoria della coalizione di centrodestra che ha reso Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, premier. Le sue condizioni di salute precarie e attentamente monitorate gli hanno impedito fino a oggi di essere presente a Montecitorio.

Dopo l'aneurisma che lo aveva colpito nel 2004, tre anni fa Bossi è rimasto vittima di una caduta in casa che lo ha costretto a un lungo periodo di riabilitazione e cure ospedaliere. Recentemente era ricomparso in Parlamento in occasione della seconda elezione a presidente della Repubblica di Sergio Mattarella per esprimere il suo voto.

Umberto Bossi è stato fondatore della Lega Nord (nata tra il 1989 e il 1991), segretario federale per oltre 20 anni e, dal 5 aprile 2012, presidente federale a vita. Fu eletto per la prima volta al Senato nel 1987 e dal 1992 ha ricoperto per sette volte la carica di deputato. Per tre volte è stato parlamentare europeo.

Dopo le sue dimissioni da segretario della Lega Nord in seguito allo scandalo dovuto a una presunta distrazione di fondi del partito a favore della sua famiglia, subentrò Roberto Maroni, al quale è poi succeduto nel 2013 Matteo Salvini.

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