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Tav sì, Tav no? Per Passera “è un progetto totalmente confermato”

Il Ministro dello Sviluppo Economia ha voluto mettere a tacere le indiscrezioni avanzate da Le Figaro, che ieri ipotizzava la cancellazione della Torino-Lione da parte del governo francese. Ma intanto i No Tav esultano.
A cura di Biagio Chiariello
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La Francia ha deciso di porre un freno sull'alta velocità, e le sue perplessità si ripercuotono anche nel nostro Paese: cancellata la linea Torino-Lione? Secondo il quotidiano parigino Le Figaro la risposta è sì. Un'indiscrezione che, però, non sembra trovare conferma sul versante italiano: il progetto è «totalmente confermato da parte nostra e in maniera piena da parte del governo francese». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, affermando di essersi chiarito con il collega francese dei trasporti e «non c'è in nessuna delle loro ipotesi una modifica a piani approvati». Una mezza smentita ai rumors di Le Figaro era già arrivata dallo stesso governo di Hollande che in serata aveva  spiegato che, la tanto discussa linea che passa anche in Val Di Susa, ha «un'importanza maggiore», «diversa dalle altre». Ma bisogna guardare in faccia ad un problema economico e, dunque, servono «nuovi finanziamenti» e un «nuovo accordo» con l'Italia e con Bruxelles su questa vicenda.

Lo stesso Passera ha precisato che «eventuali dubbi» dei francesi riguardano solo programmi non definiti. Invece, «la Torino-Lione è un progetto sancito dagli accordi internazionali, e quindi è confermato e va avanti come da programma». Concetto ribadito anche dal commissario straordinario per la Tav, Mario Virano: «L'ambasciatore francese a Roma Alain Le Roy mi ha detto che gli impegni presi sono fuori discussione». Ma i No Tav già  esultano: «In Francia stanno dicendo le stesse cose che abbiamo sempre detto noi. E adesso sarebbe auspicabile un ripensamento anche da parte italiana»: dice Sandro Plano, presidente della Comunità montana della Valle di Susa e braccio istituzionale del movimento che dice no alla linea alta velocità. A fargli eco è Beppe Grillo, che aggiunge: «i manifestanti No Tav sono ancora in carcere senza processo».

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