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Sondaggio, cosa pensano gli italiani della gestione della pandemia da parte del governo Draghi

Nonostante le polemiche che sono scoppiate negli ultimi giorni per il caso dei vaccini AstraZeneca, gli italiani non sembrano aver cambiato giudizio sul nuovo governo e la sua gestione dell’emergenza. Lo rileva un sondaggio di Ipsos, presentato da Nando Pagnoncelli, che sottolinea però come sia in calo la fiducia dei cittadini verso i vaccini.
A cura di Annalisa Girardi
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Gli italiani hanno fiducia in Mario Draghi e apprezzano il modo in cui il suo governo ha gestito la pandemia fino a questo momento. Lo rileva un sondaggio di Ipsos, presentato da Nando Pagnoncelli alla trasmissione diMartedì su La7. Nonostante le polemiche che sono scoppiate negli ultimi giorni per il caso dei vaccini AstraZeneca, su cui le autorità prima hanno rassicurato per poi procedere a sospendere la somministrazione in via precauzionale a nemmeno ventiquattro ore di distanza, gli italiani non sembrano aver cambiato giudizio sul nuovo esecutivo e la sua gestione dell'emergenza.

Il 48% degli intervistati nel sondaggio di Ipsos afferma infatti di avere un giudizio positivo rispetto alle modalità con cui il governo sta affrontando e contrastando la pandemia di coronavirus nel nostro Paese. C'è però, in contrapposizione, un 38% che invece non condivide quanto fatto dall'esecutivo per uscire dall'emergenza.

Una percentuale comunque importante di pareri negativi. In parte quesa potrebbe essere causata dai recenti avvenimenti riguardanti i vaccini AstraZeneca: fatti che hanno innescato le polemiche sia rispetto all'azione delle Agenzie regolatorie, che degli stessi governi europei. Ad oggi, afferma il sondaggio di Ipsos, il 44% degli italiani si sottoporrebbe alla vaccinazione contro il coronavirus, ma non accetterebbe il vaccino della farmaceutica anglo-svedese. Il 29% degli intervistati, invece, afferma che sarebbe contento di ricevere il primo vaccino disponibile, compreso quindi quello di AstraZeneca. C'è poi un 13% che afferma di non volersi sottoporre affatto al vaccino anti-Covid. Una percentuale che, sottolinea Pagnoncelli, è in aumento di ben tre punti percentuali rispetto alle indagini dell'ultima settimana, prima che scoppiasse il caso AstraZenca.

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