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Sondaggi politici, chi prende più voti tra i partiti e chi perde consensi dopo le prime Regionali

Fratelli d’Italia registra un leggero calo, mentre Pd e M5s guadagnano qualche decimo. Forza Italia cresce e stacca la Lega. Sono alcuni dei risultati della nuova Supermedia dei sondaggi politici realizzata da Youtrend, che misura come sono cambiate le preferenze degli italiani dopo le regionali nelle Marche e in Calabria.
A cura di Luca Pons
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Fratelli d'Italia e Lega in lieve calo, Forza Italia in ripresa che supera il Carroccio e si riprende il secondo posto nella coalizione. Dall'altra parte, vanno bene Pd e M5s con Italia viva, meno bene Alleanza Verdi-Sinistra e Azione, anche se nel complesso la situazione è piuttosto stabile. A riportarlo è la Supermedia dei sondaggi politici effettuata da Youtrend per Agi. Confrontando i risultati di sondaggi che sono stati quasi tutti effettuati dopo le Regionali nelle Marche, e in buona parte anche dopo quelle in Calabria, la media mostra in parte come sono cambiate le preferenze degli italiani dopo questi appuntamenti con il voto.

Fratelli d'Italia è al 29,8%, in calo di due decimi. Una flessione che non riflette il risultato di FdI nelle Regioni al voto (vinte entrambe dal centrodestra), ma che non preoccupa particolarmente il partito di Giorgia Meloni. Resta ancora parecchio largo, infatti, il distacco nei confronti di tutti gli avversari – e anche degli alleati.

Forza Italia va al 9%. È il partito che guadagna più voti, rispetto alla Supermedia di due settimane fa: +o,4%. D'altra parte, nelle Marche e soprattutto in Calabria FI ha fatto valere il proprio peso: alle regionali calabresi è risultato nettamente il primo partito con il 18% dei voti, seguito peraltro dalla lista civica Occhiuto presidente (e Occhiuto fa parte di Forza Italia) e solo dopo da FdI.

Sul miglioramento alle urne ha puntato Antonio Tajani anche quando – per l'ennesima volta – è arrivato un litigio con i leghisti, questa volta per l'immunità parlamentare riconosciuta a Ilaria Salis. "Forza Italia oggi è la seconda forza del centrodestra, vuol dire che i cittadini credono a quello che diciamo noi", ha dichiarato il segretario di Forza Italia.

I numeri gli danno ragione. La Lega è all'8,5%, in calo dello 0,2%. È una discesa lieve, e il distacco nei confronti dei forzisti resta comunque di appena mezzo punto, pronto per essere ribaltato di nuovo nelle prossime settimane. Ma resta il fatto che, dalla fine di settembre a oggi, è stato Forza Italia a effettuare il sorpasso.

La coalizione è completata da Noi moderati, stabile all'1,1%. Nelle ultime settimane il partito di Maurizio Lupi si è fatto notare anche in quanto promotore della proposta di legge che ha reso nuovamente il 4 ottobre festa nazionale per san Francesco. In ogni caso, la coalizione di centrodestra si piazza al 48,5%, in crescita di un decimo rispetto a due settimane fa.

Nell'opposizione il Partito democratico è al 21,9%, con un modesto +0,1%. I dem si confermano in una fascia di consensi tra il 21 e il 23%, come risulta da molti sondaggi da mesi, ma per il momento non riescono ad andare oltre – cosa che probabilmente servirebbe per impensierire la coalizione di centrodestra. Va comunque detto che il Pd finora può dirsi complessivamente soddisfatto delle percentuali raggiunte nelle regionali (è sempre stato il primo partito dell'opposizione con ampio margine), nonostante la sconfitta nelle Marche sia stata una delusione.

Il Movimento 5 stelle va al 13,2% crescendo di due decimi. Una risalita che contrasta con i risultati ottenuti alle elezioni marchigiane e calabresi: in particolare, in Calabria il candidato era un esponente del M5s, Pasquale Tridico, ma questo non è bastato a mobilitare l'elettorato. I sondaggi, però, mostrano che i consensi nei confronti del Movimento non sono in calo – è una questione di portare le persone alle urne.

Alleanza Verdi-Sinistra è al 6,2%, in calo di appena un decimo, sostanzialmente stabile. Lo stesso vale per Azione di Carlo Calenda, al 3,2%. Crescono invece i due schieramenti moderati che in questa tornata di regionali si sono schierati con il centrosinistra, ottenendo risultati piuttosto soddisfacenti: Italia viva di Matteo Renzi al 2,4% (+0,1%) e +Europa all'1,9% (+0,1%).

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