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Sicilia: L’abolizione delle Province è legge

L’Ars in tarda serata ha dato il via libera definitivo all’abolizione delle Province sull’Isola annullando le prossime elezioni. Il nuovo passo sarà la formazione dei liberi consorzi dei Comuni.
A cura di Antonio Palma
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Sicilia: L'abolizione delle Province è legge

E' arrivato ieri sera poco dopo la mezzanotte il via libera definitivo dell'Assemblea regionale siciliana all'abolizione delle province dell'Isola, decisa martedì scorso con un maxiemendamento del governo locale guidato da Crocetta. Al termine di una seduta fiume di quasi sei ore con oltre trenta interventi di deputati della maggioranza e dell'opposizione, il Consiglio regionale ha detto sì al disegno di legge con 51 voti favorevoli, 22 contrari e un astenuto. Hanno votato a favore i deputati della maggioranza formati dagli eletti di Pd, Udc e Lista Crocetta, e quelli del Movimento Cinque Stelle. La nuova legge, composta da soli due articoli, oltre alla soppressione delle province prevede la nomina da parte della Regione di commissari incaricati di guidare le nove amministrazioni provinciali decadute, e l'annullamento delle elezioni provinciali che avrebbero dovuto tenersi in concomitanza con le comunali a fine maggio.

Ora via libera ai consorzi di comuni – A questo punto il passo successivo è quello di definire con una legge i dettagli e le modalità di formazione dei nuovi consorzi di Comuni che dovranno sostituire le Province e la transizione verso di essi. La legge approvata dall'Ars prevede infatti che il piano di riforma complessiva per la definizione dei liberi consorzi di comuni dovrà esser approvato entro il 31 dicembre di quest'anno. Il governatore Rosario Crocetta ha spiegato che presto sarà costituito un gruppo di lavoro formato da professionisti per la stesura del nuovo disegno di legge. Per quanto riguarda i consorzi Crocetta ha sottolineato che saranno solo enti di programmazione e non di gestione della spesa e quindi non potranno assumere debiti e che i vertici non percepiranno alcuna retribuzione né indennità a parte i rimborsi per le spese di trasferimento.

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