Roberto Calderoli: “Ho rischiato di morire di encefalite virale per una puntura di zanzara”
"Avrei preferito farne a meno ma ancora una volta ho toccato con mano l’eccellenza straordinaria della sanità della Lombardia", sono le parole del vicepresidente del Senato Roberto Calderoli che, con un post su facebook, ha rivelato pubblicamente di aver rischiato di morire nei giorni scorsi per una banale puntura di zanzara. "Nei giorni scorsi, sono stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano in terapia intensiva per una encefalite virale trasmessa probabilmente da una banale puntura di zanzara, una banale puntura che mi ha portato in pericolo di vita, facendomi passare giorni che non augurerei al peggior criminale al mondo" ha raccontato infatti l'eponente leghista dal suo account social ricostruendo l'accaduto.
"Me la sono vista proprio brutta stavolta" ha ammesso poi Calderoli nella nota pubblicata nel pomeriggio di venerdì, aggiungendo: "Se ora sto riprendendomi, se posso essere qui a raccontarvi questa mia terribile disavventura, è solo grazie allo straordinario lavoro svolto da un’eccellenza della nostra sanità lombarda quale è l’ospedale San Raffaele di Milano, struttura che già in passato mi aveva curato nel migliore dei modi, e che ha affrontato come meglio non si poteva questa emergenza". "Per questo voglio ringraziare di cuore il primario della terapia intensiva, il dottor Zangrillo, e il suo braccio destro, la dottoressa Calabro', e il primario della Neurologia, il professor Comi, e il suo aiuto, la dottoressa Fazio, peraltro entrambi bergamaschi: grazie ad ognuno di loro e ai loro staff, e a tutto il personale, per avermi fatto uscire vivo e vegeto da questa disavventura" ha poi aggiunto. "Ora devo giustamente seguire un periodo di convalescenza, ma appena sarò in grado tornerò a combattere le mie battaglie di sempre, con ancora maggiore forza e determinazione. Si dice che solo chi cade può rialzarsi, io stavolta sono caduto, eccome, steso da una banale puntura di zanzara: ma anche questa volta mi sto rialzando e sarò più forte di prima" ha concluso Calderoli dicendosi "dispiaciuto di non poter partecipare per la prima volta dopo circa 27 anni alla Berghem Fest, la festa della Lega".