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Restrizioni a Natale, Salvini: “Governo pensa a chiusura totale da questo weekend, è inaccettabile”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, si dice disposto a dialogare con il governo su un’eventuale chiusura e restrizioni più stringenti nel periodo da Natale all’Epifania, ma si dice contrario a nuove regole già nei prossimi giorni: “Se ci fosse un’improvvisa chiusura generalizzata già da questo fine settimana, come dicono le indiscrezioni, sarebbe impensabile, inaccettabile e inimmaginabile”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo starebbe pensando a una chiusura generalizzata già da questo fine settimana. A riportare questa ipotesi è il leader della Lega, Matteo Salvini, che fa riferimento ad alcune “indiscrezioni”. Un’opzione che Salvini reputa però “inaccettabile”. Il segretario del Carroccio interviene alla presentazione del libro di Bruno Vespa insieme alla leader di Fdi, Giorgia Meloni, e al presidente di Fi, Silvio Berlusconi. Salvini precisa: “Se il governo domani riterrà di proporre delle restrizioni tra Natale e l'Epifania, responsabilissimi a discuterne previo rimborsi contemporanei alle chiusure sul modello tedesco. Se però ci sarà un'improvvisa non comunicata chiusura generalizzata già da questo fine settimana, come dicono le indiscrezioni, sarebbe impensabile, inaccettabile e inimmaginabile, soprattutto diffusa su tutto il Paese. Se ci sono realtà che necessitano di imminenti chiusure lo dicano, ma è surreale pensare di togliere due giorni di lavoro importanti”, come sono quelli del prossimo fine settimana per i commercianti. Il rischio delle chiusure che potrebbero essere dettate dall’emergenza Covid a Natale, secondo Salvini, è quello di “innescare caos e scontro sociale”, soprattutto in caso di restrizioni riguardanti questo weekend.

Il centrodestra punta a governo di transizione ed elezioni

Altro tema affrontato è quello della situazione del governo e di cosa potrebbe succedere in caso di crisi della maggioranza. Il centrodestra punterebbe, in quel caso, a nuove elezioni. Ma, se così non fosse nell’immediato, per Salvini la soluzione è un governo di centrodestra: “Se non ci sono le elezioni l'alternativa è un governo di centrodestra, non un governo Salvini, ci sono persone fuori dalla politica che possono traghettare il Paese alle elezioni”. Non un governo con “forze organiche” al suo interno, sottolinea ancora Salvini, ma “un governo con pochi punti a programma, che faccia politiche di centrodestra improntate sulla libertà e sullo sviluppo. Ma la via maestra restano le elezioni”.

Nel frattempo Berlusconi esclude “nella maniera più assoluta un sostegno di Forza Italia al governo Conte”. Mentre la proposta di Salvini di un governo ponte non viene commentata più di tanto dal leader di Fi: “Spetta al presidente della Repubblica decidere”, taglia corto. Per Meloni bisogna chiedere le elezioni, ritenute “la strada maestra”. Ma nel caso in cui non fosse possibile, l’opzione per lei è “un governo di centrodestra a guida Salvini, che rischia di avere le idee chiare ma non i numeri”.

Recovery, Salvini: solo 9 miliardi a sanità è follia

Ultimo tema affrontato da Salvini è quello della sanità e delle risorse previste nel Recovery fund: “L’anno prossimo ci dovrebbero essere 17 miliardi e sicuramente mettere la sanità in coda, con 9 miliardi, è una follia. La Sanità non deve essere la Cenerentola”. Sempre di sanità parla anche Berlusconi, soffermandosi sul vaccino anti-Covid: “Certamente mi vaccinerò – assicura – e lo farò anche pubblicamente se ci fosse la possibilità”.

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