Nevi (FI): “Cambiamo la legge elettorale perché al Paese serve stabilità”

In Veneto il centrodestra porta a casa una vittoria più larga del previsto. Alberto Stefani viene eletto presidente della Regione con il 64,4% dei voti, superando nettamente Giovanni Manildo, candidato del centrosinistra, fermo al 28,8%. Ma il dato politico più significativo è interno alla coalizione: la Lega resta saldamente il primo partito, conquistando il 36% dei consensi e riuscendo quasi a doppiare Fratelli d'Italia, che si ferma al 18%. Un risultato che consente al Carroccio di difendere il cuore del proprio territorio e arginare le ambizioni meloniane.
L'affluenza, invece, crolla: ai seggi si presenta solo il 44,6% degli aventi diritto, 16,5 punti in meno rispetto a cinque anni fa. A pesare sul voto, secondo gli analisti, anche l'"effetto Zaia": il governatore uscente, candidato capolista della Lega in tutte le province dopo lo stop alla sua lista personale, raccoglie quasi 200mila preferenze, un record storico per la Regione.
All'interno di questo quadro, Forza Italia rivendica un risultato definito "solido e in crescita". A Fanpage.it, Raffaele Nevi, portavoce degli azzurri, sottolinea come il partito abbia registrato "un incremento ovunque, eleggendo più consiglieri regionali in tutte le Regioni". "Uno studio sui voti assoluti – spiega – mostra che abbiamo raccolto circa 100mila preferenze in più rispetto alle precedenti regionali: un dato molto positivo che ci ripaga del lavoro svolto sul territorio negli ultimi mesi". Il giudizio complessivo di Nevi sui risultati è in linea con le attese della vigilia: "In Campania c'era una competizione molto difficile e c'è stata una piccola differenza rispetto ai sondaggi, così come in Puglia. Al contrario, in Veneto abbiamo registrato un grande successo: lì abbiamo quasi raddoppiato i consensi".
Con le regionali archiviate, però, lo sguardo si sposta già sulle Politiche, dove nella maggioranza è tornata ad aprirsi la discussione sulla legge elettorale. Giorgia Meloni guarda a un modello più vicino a quello delle Regionali, mentre dal Pd Elly Schlein legge nella proposta la "paura di perdere" contro un campo largo che in Veneto, Campania e Puglia ha ottenuto risultati significativi.
Forza Italia, da parte sua, si dice pronta al confronto: "Per noi", afferma Nevi, "serve una legge elettorale che assicuri stabilità al sistema. Un proporzionale con premio di maggioranza può essere uno strumento utile per raggiungere questo obiettivo strategico di cui siamo portatori". E aggiunge: "Mi pare che su questo tema possa emergere un consenso più ampio, anche oltre la maggioranza. Vedremo nelle prossime settimane".
Nel frattempo, il nuovo Consiglio regionale del Veneto prende forma: la Lega conquista 19 seggi, seguita da Fdi e Pd a quota 9. Tre seggi vanno a Forza Italia, due ad Alleanza Verdi e Sinistra e due alla lista indipendentista Resistere Veneto; ottengono un seggio anche M5s, Uniti per Manildo, Udc, Liga Veneta e le Civiche per Manildo.