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Quali giornali prendono i fondi pubblici per l’editoria e chi ne riceve di più

Il governo ha pubblicato l’elenco di tutti giornali che ricevono contributi pubblici per l’editoria. I soldi vanno alle testate locali, in lingua straniera, oppure tecnicamente indipendenti: ai primi posti ci sono Dolomiten, Famiglia Cristiana e Avvenire . C’è anche un fondo a parte che, invece, viene erogato anche alle grosse testate.
A cura di Luca Pons
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Come avviene ogni anno, il governo Meloni – in particolare il Dipartimento per l'informazione e l'editoria, che dipende direttamente da Palazzo Chigi – ha pubblicato l'elenco di tutte le testate che ricevono fondi pubblici dedicati al sostegno all'editoria. I numeri si riferiscono alla prima rata del 2024 (normalmente le somme vengono erogate in due rate). Si tratta principalmente di quotidiani che rappresentano minoranze linguistiche, oppure locali, o diffusi all'estero, o giornali che sono tecnicamente ‘indipendenti' perché controllati da cooperative di giornalisti.

Ai primi tre posti ci sono il quotidiano della provincia autonoma di Bolzano Dolomiten (in lingua tedesca), Famiglia cristiana e Avvenire. In tutto, si parla di circa 48,5 milioni di euro. Questi soldi non sono rivolti alle grandi testate, ma dal 2023 esiste un fondo separato che viene erogato anche ai grandi editori: in questo caso i beneficiari erano stati comunicati a marzo. Per trasparenza: Ciaopeople, la società editrice di Fanpage.it, non ha ricevuto nessuno dei due tipi di sovvenzioni.

Tutti i giornali che ricevono contributi pubblici

I fondi pubblici ‘ordinari' per l'editoria, che ora sono stati resi noti per quanto riguarda la prima rata del 2024, hanno dei requisiti specifici per i beneficiari. I giornali che vogliono riceverlo devono essere posseduti da cooperative di giornalisti, oppure da fondazioni o soggetti senza scopo di lucro (del tutto o in maggioranza). Possono ricevere i fondi anche le testate che rappresentano una minoranza linguistica, quelle diffuse all'estero, quelle rivolte a persone cieche o ipovedenti, quelle di priorità di associazioni dei consumatori e che si occupano del tema. L'importo dipende dalle vendite, la diffusione e la tiratura, ma anche dal numero di dipendenti, tra le altre cose.

Numeri alla mano, questi sono i giornali che hanno ricevuto più fondi nella prima rata relativa al 2024:

  • Dolomiten: 3.088.498,01 euro. È un giornale in lingua tedesca pubblicato nella Provincia autonoma di Bolzano
  • Famiglia cristiana: 3 milioni di euro
  • Avvenire: 2.788.881,72 euro
  • Libero: 2.703.559,99 euro
  • Italia Oggi: 2.031.266,98 euro
  • Il Quotidiano del Sud: 1.848.080,44 euro
  • Gazzetta del Sud: 1.743.166,34 euro
  • il manifesto: 1.569.621,95 euro
  • La Gazzetta del Mezzogiorno: 1.521.715,17 euro
  • Corriere Romagna: 1.109.178,49 euro
  • Cronacaqui: €1.103.650,03 euro
  • Il Foglio: €1.047.652,79
  • Primorski Dnevnik: 833.334,04 euro. È un giornale in lingua slovena pubblicato a Trieste
  • Oggi: 814.966,33 euro
  • Il Cittadino: 712.049,40 euro
  • L'Identità: 689.579,68 euro
  • Quotidiano di Sicilia: 663.699,31 euro
  • Cronache di Libra: 629.978,39 euro
  • La Provincia: 603.586,41 euro
  • Die Neue Südtiroler Tageszeitung: 516.650,56 euro. È un giornale in lingua tedesca pubblicato nella Provincia autonoma di Bolzano.

Qui si può consultare l'elenco completo. Le testate sono inserite in ordine alfabetico:

A chi vanno i soldi del Fondo straordinario per l'editoria

Una questione diversa è il Fondo straordinario per gli interventi di sostegno dell’innovazione nell’editoria, varato nel 2023 dal governo Meloni. Questo segue criteri diversi, con meno paletti. A marzo di quest'anno il governo ha comunicato l'elenco dei beneficiari dei primi 60 milioni di euro erogati, relativi al 2023. Tra questi ci sono anche i principali gruppi editoriali del Paese.

Ad esempio, il gruppo Rcs (Rizzoli Corriere della Sera, che pubblica anche la Gazzetta dello Sport) ha ricevuto 11.383.196,96 euro. Il gruppo Gedi, editore di Repubblica e Stampa tra gli altri, ha ricevuto 6.761.964,24 euro. A seguire Cairo Editore (che pubblica periodici come Dipiù, Diva e donna ed F, tra gli altri) con 5.250.382,51 euro, e Editoriale nazionale (Quotidiano nazionale, Il giorno, Il resto del carlino, La nazione) con 3.710.410,19 euro. Nell'elenco appaiono anche altri tra i principali quotidiani nazionali, come il Messaggero (1.454.034,13 euro) e Il Sole 24 ore (1.449.125,01 euro), ma anche il Corriere dello Sport (1.273.908,95 euro) e il Giornale (915.180,90 euro).

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