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Qatargate, primo sì al Parlamento Ue alla revoca dell’immunità ad Alessandra Moretti: cosa succede ora

La commissione giuridica del Parlamento Ue intanto ha approvato la richiesta avanzata dalla procura belga di revocare l’immunità all’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti nell’ambito dell’inchiesta sul Qatargate. Richiesta respinta invece per l’altra eurodeputata dem Gualmini. La decisione finale sarà comunque presa dalla plenaria del Parlamento Ue.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Parlamento europeo ha dato oggi il primo via libera per la revoca dell'immunità per dell'eurodeputata del Partito democratico Alessandra Moretti, nell'ambito dell'inchiesta sul Qatargate, sulla presunta compravendita di voti in Parlamento europeo esplosa tre anni fa.
Il giorno dopo il nuovo scandalo corruzione a Bruxelles, che ha portato all'arresto e poi al rilascio dell’ex ministra Federica Mogherini e dell’ambasciatore Stefano Sannino, la commissione Giuridica del Parlamento europeo (Juri) si è espressa quindi a favore della revoca dell'immunità per Moretti, mentre ha respinto l'analoga richiesta per la dem Elisabetta Gualmini.

La revoca all’immunità parlamentare per Moretti è stata approvata con 16 favorevoli, 8 contrari, 1 astenuti, e toccherà poi all’Aula riunita in sessione plenaria pronunciarsi. Un eventuale voto positivo dell'Aula permetterebbe alla giustizia belga di iscrivere formalmente l’eurodeupata nel registro degli indagati. Si sottolinea che la procedura di revoca dell’immunità non pregiudica in alcun modo la presunzione di innocenza. La proposta di revoca per Gualmini, invece, è stata respinta con 7 favorevoli e 16 contrari, nessuna astensione.

La decisione della commissione giuridica di revocare l'immunità alla dem Moretti, segna una nuova rottura tra Socialisti e Popolari. La vigilia del voto si era consumata in un clima carico di tensione, con diversi colloqui riservati anche in vista dell'esame – atteso nelle prossime settimane – delle richieste di revoca dell'immunità che riguardano gli eurodeputati di Forza Italia Fulvio Martusciello e Salvatore De Meo, coinvolti nel caso Huawei.

In un ultimo tentativo di salvaguardare un patto garantista, i due gruppi avevano tentato fino a tarda sera di trovare un'intesa, senza risultato. Alla fine, i voti del Ppe sono mancati per Moretti: un epilogo (a scrutinio tuttavia segreto) che, stando a diverse fonti, riflette anche il peso, nelle file popolari, dello spagnolo Adrian Vázquez Lázara, che nella scorsa legislatura, da presidente della Juri, negò all'allora vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili la possibilità di difendere la propria immunità. Lo stesso che preparò la relazione per chiedere la revoca dell'immunità a Ilaria Salis, testo però bocciato sia in commissione, sia in plenaria.

Fdi ha votato a favore della revoca dell'immunità per Moretti

Fdi ha spiegato in una nota perché ha votato a favore della revoca: "In ore di profondo sconcerto per l’ennesimo caso giudiziario che investe le istituzioni europee, ancora una volta con il coinvolgimento di esponenti della sinistra come l’ex Alto rappresentante Federica Mogherini, la Commissione JURI del Parlamento europeo si è trovata ad affrontare due richieste di revoca delle immunità collegate al Qatar Gate. Purtroppo, come insegna anche la vicenda Salis, la sinistra ha completamente svuotato di senso e piegato ad una logica di parte l’istituto dell’immunità parlamentare. Per questa ragione, d’ora in avanti, le posizioni di Fratelli d’Italia sulle richieste di revoca risponderanno esclusivamente a valutazioni politiche", si legge in una nota la delegazione di Fratelli d’Italia – ECR al Parlamento europeo.

"Con questo spirito, a prescindere dal merito su cui pure riteniamo ci siano molti aspetti da chiarire, ci siamo espressi a favore della revoca sui casi che riguardano le colleghe Gualmini e Moretti. E allo stesso criterio ci atterremo fino a quando la sinistra europea – Pd e M5S compresi – non cesserà di usare lo strumento dell’immunità come una clava contro l’avversario politico. Nel frattempo ci auguriamo venga fatta rapidamente piena luce sul caso Mogherini e sulla gestione del Collegio d’Europa, al fine di verificare se siano stati compiuti i gravi reati denunciati dall’indagine in corso".

Il commento di Moretti: "Amareggiata"

"Sono amareggiata perché gli elementi su cui era basata la richiesta della procura erano stati da me già smentiti su base documentale dinanzi alla commissione Juri. Temo pertanto che il voto non abbia guardato tanto agli effettivi contenuti della richiesta, ma sia stato condizionato da strategie e convenienze politico-elettorali, come è stato del resto già ammesso da alcuni colleghi", ha commentato all'ANSA l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti, dopo il voto sulla revoca della sua immunità."Sono serena e attendo con fiducia il voto della plenaria", ha aggiunto ribadendo di essere "a disposizione della magistratura per rispondere a tutte le domande utili alle indagini".

"Non sono preoccupata dell'impatto che questo voto avrà su di me, ma piuttosto della ricaduta che avrà sulla dignità e sull'indipendenza del Parlamento come istituzione che rappresenta milioni di cittadini", ha spiegato l'eurodeputata dem, ricordando che "l'immunità non rappresenta un privilegio personale, ma corrisponde alla necessità di proteggere il parlamentare nel libero esercizio delle sue essenziali funzioni".

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