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Puglia, il deputato di FI Vito De Palma è indagato per presunti brogli elettorali alle politiche 2022

La Procura di Taranto indaga per presunti brogli alle elezioni politiche del 2022, con sette persone coinvolte, tra cui il deputato di Forza Italia Vito De Palma e il consigliere regionale Massimiliano Di Cuia. Gli indagati sono accusati di falsificazione e alterazione dei voti.
A cura di Francesca Moriero
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Tra gli indagati dalla Procura di Taranto per presunti brogli durante le elezioni politiche del 2022 c'è anche il deputato e coordinatore provinciale di Forza Italia, Vito De Palma. L'inchiesta, condotta dal pubblico ministero Mariano Buccoliero, contesta a vario titolo reati come falso ideologico, alterazione dei voti, induzione in errore dei pubblici ufficiali e violazioni delle norme elettorali. Oltre a De Palma, risultano coinvolti il consigliere regionale uscente e attualmente candidato alle imminenti elezioni regionali, Massimiliano Di Cuia, quattro membri del seggio numero 54 di Taranto, tra cui presidente e segretaria, e un rappresentante di lista, tutti accusati di aver agito, secondo l'accusa, in modo coordinato per influenzare l'esito del voto. In sostanza, l'accusa ritiene che ci sia stato un vero e proprio "piano criminoso" volto a modificare i risultati ufficiali.

Come sarebbe avvenuta la manipolazione

Secondo l'indagine, alcuni voti inizialmente attribuiti a Fratelli d'Italia sarebbero stati registrati come voti per Forza Italia, mentre una parte dei voti destinati a FI sarebbe stata contabilizzata come appartenente a FdI. Questo scambio avrebbe avuto conseguenze dirette sull'elezione dei deputati: l'assegnazione dei seggi ha portato all’elezione di De Palma al Parlamento, sostituendo Marcello La Notte, che ha contestato immediatamente i risultati. Successivamente, De Palma ha lasciato il suo incarico in consiglio regionale, facendo subentrare Di Cuia come primo dei non eletti nella lista di Forza Italia.

Vito De Palma ha espresso stupore e incredulità per la notizia, sottolineando di aver agito in passato proprio per ottenere trasparenza negli atti della sezione elettorale; ha assicurato anche che fornirà tutte le spiegazioni del caso non appena riceverà la comunicazione formale delle contestazioni. Anche Massimiliano Di Cuia ha voluto chiarire la propria posizione, dichiarando di non aver mai avuto alcun ruolo operativo nella sezione al centro dell'indagine, prendendo le distanze da qualsiasi accusa e sottolineando, poi, la singolarità della tempistica della notifica, arrivata proprio alla vigilia delle elezioni regionali.

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