Primo Maggio, Renzi: “Sul lavoro niente rassegnazione, serve l’impegno di tutti”

Sul tema del lavoro ormai da troppi anni in Italia ci si è assuefatti a parlare solo di disoccupazione, invece serve impegno e ottimismo da parte di tutti per superare questo momento difficile per il Paese. Lo ha scritto Matteo Renzi in una lettera invita al Quotidiano Europa in occasione della festa del Primo Maggio. "Ormai il tema del lavoro viene declinato come il tema del non-lavoro. Nelle case, in famiglia, con gli amici si parla di disoccupazione, non di lavoro, e la verità è che ci siamo un po’ tutti abituati a questo. Ci siamo assuefatti. Diamo per scontato che ormai è così, che non c’è niente da fare" ha scritto il Premier , aggiungendo: "Muoviamoci, muoviamoci come istituzioni, come comunità, come nazione". "Purtroppo la realtà, certo, è quella di una crisi mai vista negli ultimi decenni, una crisi che da noi è mille volte più grave a causa di un sistema-paese che ostacola l’innovazione, la sperimentazione, il coraggio, la fantasia ha proseguito Renzi, sottolineando: "Non è facile ‘slegare' questo paese da lacci inutili e anacronistici. Soprattutto, non si fa in un giorno e nemmeno in un mese. Vorrei anche dire che non si realizza una forte azione modernizzatrice solo dall’alto, da Palazzo Chigi o dal Parlamento, no, serve l’iniziativa di tutti, serve un concorso partecipato di idee".
Tutto questo "non vuol dire ripetere il copione del passato, con i tempi lunghissimi della politica tradizionale e delle infinite trattative" spiega il Presidente del Consiglio, concludendo: "E dunque, in questo senso, questo Primo Maggio ci serve per raccoglierci insieme e riflettere su quello che stiamo facendo e su quello che abbiamo intenzione di fare. Noi stiamo parlando il linguaggio della concretezza e anche dell’ottimismo. Perché non dobbiamo assuefarci, ripartiamo da quello che c’è, e scrolliamoci di dosso la rassegnazione. Per cambiare, insieme, l’Italia".
Per la Festa dei Lavoratori oggi scenderanno in piazza migliaia di persone in tutta Italia. Oltre al tradizionale concerto dei sindacati a Piazza San Govanni a Roma, saranno numerose le iniziative sparse per l'Italia. I sindacati confederali hanno deciso di riunirsi a Pordenone, città presa come simbolo della crisi occupazionale del Paese per il caso Electrolux. "Più lavoro, più Europa e più solidarietà" è lo slogan che appare sullo striscione che apre il corteo scelto da Cgil, Cisl e Uil per quest'anno. "Il governo non pensi che si possa continuare, come è stato fatto in questi anni, con una politica che scarica i costi sui lavoratori e sui pensionati, che non ha creato posti di lavoro e che continua a impoverire il Paese" ha attaccato la segretaria della Cgil Susanna Camusso.