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Piemonte, al consiglio regionale finisce in rissa. Botte tra PD e Fratelli d’Italia

Franco Maria Botta (Fd’I) e Roberto Placido (PD) se le danno di santa ragione. Clima tesissimo dopo l’apertura delle indagini sulle spese folli dei consiglieri regionali.
A cura di D. F.
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Per un po' stamattina il Consiglio Regionale del Piemonte si è trasformato in un vero e proprio campo da rugby: insulti, spintoni, placcaggi degni di una partita del Sei Nazioni. Tutto è iniziato quando il governatore Roberto Cota ha rinviato il suo viaggio in Giappone, partecipando alla seduta odierna del consiglio. A quel punto Mercedes Bresso, del PD, ha fatto un duro intervento. Alla donna ha risposto in malo modo Franco Maria Botta, di Fratelli D'Italia. La reazione a catena non ha tardato a innescarsi dopo un altro intervento, stavolta di Roberto Placido, vice presidente del Consiglio Regionale in quota PD. A quel punto è scattata la rissa: Placido e Botta se le sono date di santa ragione, sotto lo sguardo dei numerosi giornalisti presenti. Tutto sarebbe partito da una frase dell'uomo di Fratelli d'Italia, che aveva attaccato la magistratura per la fuga di notizie in merito alle indagini sulle "spese facili" dei consiglieri. Botta ha anche bollato i giornalisti come "topi di fogna".

Cota, intanto, si è difeso da tutte le accuse a suo carico, denunciando "la violenta campagna diffamatoria" contro la Regione. Cota ha ricordato l’esistenza di tre gradi di giudizio e la presunzione di innocenza, per sè stesso e per tutti i consiglieri coinvolti nell’inchiesta sui rimborsi, ribadendo il proposito di andare avanti: “Non c’è alcuna delegittimazione per chi guida il Piemonte”. E ancora: “Giusto che la magistratura indaghi, ma è altrettanto giusto che noi si continui a lavorare”.

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