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Superbonus 110, le ultime notizie

Perché con le nuove regole sul Superbonus è quasi impossibile accedere all’incentivo

Con l’ultimo decreto il governo ha cancellato la cessione del credito e riportato le detrazioni per accedere al Superbonus, ma la platea dei possibili beneficiari viene così ridotta al minimo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Bloccate le cessioni, tornano le detrazioni. Ma il sistema messo in piedi dal governo Meloni per tenere vivo il Superbonus sembra non reggere. Con il decreto che ha deciso lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, modalità di accesso al bonus che – di fatto – è stato il segreto del successo della misura, al di là dei pro e contro, costi e benefici. Ma è stato anche il meccanismo che ha creato i famosi crediti incagliati, che continuano a essere uno dei primi problemi nella lunga lista delle questioni da risolvere al ministero dell'Economia. Il Sole24Ore ha fatto i conti basandosi sul nuovo sistema introdotto dal decreto Superbonus. O meglio, vecchio sistema, visto che da quest'anno fondamentalmente si torna alle detrazioni.

Secondo i dati elaborati dal quotidiano, infatti, il 99,1% dei contribuenti che potrebbero essere potenzialmente interessati ad accedere al bonus edilizio, viene escluso automaticamente perché ha un'Irpef troppo bassa. In sostanza cosa succede: essendoci il tetto di reddito a 15mila euro per le monofamiliari, villette e unità indipendenti, l'eventuale Irpef generato in questa situazione è particolarmente basso. Perciò la detrazione non permette di recuperare tutte le spese sostenute con i lavori di ristrutturazione, che di per sé sono abbastanza costosi.

Discorso leggermente diverso per i condomini, visto che l'incentivo va diviso tra tutti i proprietari di casa. Allo stesso modo, però, aumenta anche il peso delle detrazioni, che vanno assorbite per evitare di non riavere i soldi indietro.

Inoltre c'è la questione delle quote annuali delle detrazioni: con gli emendamenti al decreto Superbonus è stata data la possibilità di usufruire dell'agevolazione spalmandole fino a dieci anni. Ma la regola si applica ai bonus derivanti da spese sostenute durante lo scorso anno, nel 2022. Per chi avvia i lavori nel 2023, invece, le detrazioni del Superbonus si possono suddividere nei prossimi quattro anni.

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