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Pene più dure per genitori e alunni che aggrediscono un insegnante: la Camera approva il ddl

Fino a sette anni e mezzo di carcere per un genitore o tutore che aggredisce un insegnante. Pene più pesanti anche per le offese, e reati aggravati anche se a commetterli sono gli studenti dai 14 anni in su. Il ddl del leghista Rossano Sasso è passato alla Camera, ora andrà al Senato.
A cura di Luca Pons
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La Camera ha approvato una proposta di legge che rende più severe le pene per i genitori che aggrediscono un insegnante a scuola, e anche per gli alunni dai 14 anni in su. La pena massima, che attualmente è di cinque anni in caso di aggressione e di tre anni in caso di offese (dato che gli insegnanti sono considerati pubblici ufficiali) aumenterebbe fino alla metà se riguarda un membro del personale scolastico: non solo insegnanti, ma anche dirigenti scolastici e personale Ata.

Si parlerebbe quindi di sette anni e mezzo di carcere per un'aggressione, quattro anni e mezzo per oltraggio. In generale, tutti i reati violenti o di minaccia sarebbero aggravati quando rivolti al personale scolastico. Anche se a commetterli è uno studente minorenne, purché abbia più di 14 anni.

Il testo è stato approvato alla Camera con 150 voti favorevoli, nessun contrario e 107 astenuti. Ora passerà al Senato, dove potrebbe essere ancora modificato: per il momento queste novità non sono ancora in vigore, e diventeranno legge solo anche anche al Senato avranno il via libera.

Nella presentazione della legge si parla delle "aggressioni oscene delle quali gli insegnanti sono sempre più spesso vittime, da parte dei loro alunni e, spesso, delle famiglie, che ne sostengono, a volte in modo arrogante, le ragioni". A firmare il ddl è stato Rossano Sasso, deputato leghista, che ha commentato: "Si tratta di aggravare le pene per il reato di violenza, minaccia e oltraggio al personale scolastico, in quanto pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, per tutelare la libertà di insegnamento e per restituire agli insegnanti un ruolo di primo piano nella vita della società".

Le sanzioni riguarderanno principalmente le aggressioni avvenute a scuola. "Per garantire una condizione di maggiore serenità agli insegnanti è bene intervenire", ha detto Sasso. Che poi ha chiarito: la pena arriverà fino a 7 anni e mezzo se ad aggredire è un genitore o comunque tutore dello studente, mentre per i minorenni la questione sarà diversa: "Anche nel caso di ragazzi dai 14 ai 18 anni la pena sarà inasprita, ma va considerata l'attenuante della minore età".

Se la legge venisse approvata definitivamente, in più, sarà istituita la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico, il 15 dicembre di ogni anno. In più, nascerà un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico: ne faranno parte rappresentanti dei ministeri dell'interno, della Giustizia e del Lavoro, rappresentanti delle Regioni, dei sindacati e delle organizzazioni di studenti e genitori. Dovrà esserci la parità di genere nella composizione nell'Osservatorio, che analizzerà le segnalazioni sui casi di violenza, potrà proporre iniziative e linee guida sul tema, e ogni anno stilerà una relazione sull'andamento del fenomeno.

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