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Passera: “La Lista Monti è un’occasione persa, hanno vinto vecchie logiche”

Il Ministro dello sviluppo, tiratosi fuori dalla Lista Monti, critica alcune scelte del Premier ma annuncia che parteciperà alla campagna elettorale per il Professore e lancia il nuovo account twitter.
A cura di Antonio Palma
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Passera: "La Lista Monti è un'occasione persa, hanno vinto vecchie logiche"

"Si è persa una grande occasione, io credevo al progetto di una lista unica Monti sia alla Camera sia al Senato […] invece si rimane esposti alle vecchie logiche di corrente", con queste parole il Ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha chiarito in un'intervista al Corriere della Sera il suo passo indietro all'indomani della salita in campo di Monti. Eppure fino all'ultimo il suo impegno in politica per le prossime elezioni del 24 e 25 febbraio sembrava certo, poi nella fatidica riunione romana con i vertici centristi la rottura con la coalizione del Premier. "Fino a poche ore prima di quella riunione del 28 dicembre sembrava tutto fatto, durante la riunione hanno prevalso però le posizioni di Italia Futura, di Montezemolo, di Riccardi, di Casini. Ho preso atto e me ne sono tirato fuori" ha spiegato Passera al direttore De Bortoli, tenendo a precisare però che nel corso della campagna elettorale, anche se da esterno, non farà mancare il suo sostegno a Monti anche attraverso la rete e i social network. Del resto, come spiega lo stesso Ministro, il rapporto personale con Monti "non è mai venuto meno" ed è impossibile una candidatura alle elezioni in una formazione avversaria del Premier.

Lista unica anche a Montecitorio – Il motivo principale della rottura di Passera ruota attorno alla questione della lista unica anche alla Camera con cui il Ministro intendeva dare una caratterizzazione diversa alla coalizione pro Monti. "Non si è creata quella nuova formazione forte e chiara che io auspicavo ma un insieme di liste collegate che certamente faranno un buon lavoro, rimanendo però esposte alle vecchie logiche di corrente" ha spiegato Passera, ricordando che invece nel progetto iniziale elaborato con Monti la Lista "doveva innanzitutto essere una cosa nuova, chiara e non legata a strutture preesistenti". Passera però non risparmia critiche anche ad alcuni punti della famosa Agenda Monti sulla quale "avrei voluto un programma in alcuni punti più coraggioso, una svolta più radicale".

Si poteva fare di più sui contenuti dell'agenda Monti – "Sul tema dei contenuti sicuramente si sarebbe potuto lavorare a una piattaforma più completa" ha insistito Passera, spiegando che nel programma dell'attuale coalizione di Monti ci sono pochi riferimenti "ad esempio sull’impegno a non aumentare le tasse, anzi a ridurle", ma anche sulla valorizzazione dello "sconfinato patrimonio pubblico". Non solo "si deve fare sicuramente di più per i beni culturali e ambientali e a favore del terzo settore", ma anche "incidere più in profondità sul costo vivo dell’apparato politico e amministrativo pubblico". Per Passera bisognerebbe ripensare in generale alla spesa pubblica con interventi strutturali e valorizzare il patrimonio "al fine di trovare le risorse per lo sviluppo e facilitare la riduzione del debito", un capitolo su cui il Governo uscente "non ha avuto il tempo e forse la determinazione per portare risultati soddisfacenti" ha ammesso il Ministro. Nuovi spunti e contributi all'Agenda Monti arriveranno anche dal nuovissimo account twitter.

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