Nuovi programmi per la scuola di Valditara in vigore dal 2026, ok dal Consiglio di Stato: cosa c’è nel testo

L'ultimo ostacolo è stato rimosso. Le nuove Indicazioni nazionali della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, promosse dal ministro Valditara, sono state approvate ieri dal Consiglio di Stato. Saranno dunque operative dall'anno scolastico 2026-2027, e sulla base di queste indicazioni dovranno essere modulati anche i libri di testo che saranno adottati nella scuola d'infanzia, alle elementari e alle medie. A questo punto manca solo il decreto ministeriale e l'emanazione del regolamento che permetteranno al testo di entrare in vigore.
Il parere favorevole è arrivato dopo che lo stesso Consiglio di Stato aveva sollevato alcune perplessità, chiedendo al governo di chiarire alcuni punti. Viale Trastevere aveva spiegato che non bisognava interpretare lo stop come una bocciatura, ma come un semplice "confronto istituzionale".
Il Consiglio di Stato in particolare avevano messo in evidenza l'assenza di una motivazione oggettiva che giustificasse la necessità di cambiare le Indicazioni attualmente in vigore: "Non emergono le ragioni specifiche delle modifiche introdotte e risultano assenti indicatori quantitativi per misurare l'efficacia degli interventi proposti", avevano scritto i giudici. Avevano espresso dubbi anche sulla presunta neutralità finanziaria delle Indicazioni, che sarebbe stata solo dichiarata e non verificata. Altro punto problematico sollevato dai giudici di Palazzo Spada era legato al ritorno dell'insegnamento del Latino, introdotto come disciplina facoltativa nelle scuole medie. Il rischio è che il latino facoltativo accentui le disparità tra studenti, creando anche problemi organizzativi alle scuole.
Diverse associazioni avevano contestato in particolare l'etnocentrismo di queste Indicazioni per i programmi scolastici, a partire dal contestato paragrafo sulla scuola che inizia con l'affermazione "Solo l’Occidente conosce la Storia", un punto di vista che rischia di porre l'accento principalmente sula prospettiva occidentale, quella giudaico-cristiana, senza tenere conto delle differenze culturali ed etniche.
Cosa ha detto il ministro Valditara sulle nuove Indicazioni per i programmi scolastici
Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha commentato così l'ok del Consiglio di Stato: "Grazie alla leale collaborazione tra le istituzioni sono state riconosciute la serietà e la qualità delle nostre proposte. Dopo quest'ultimo passaggio, siamo ora in grado di concludere positivamente il percorso del provvedimento e di adottarlo in tempo utile per la sua applicazione. Come previsto, dunque, per il prossimo anno scolastico le nuove Indicazioni nazionali saranno operative. Procediamo con determinazione e impegno nel costruire una scuola di sempre maggiore qualità, con ‘programmi' che siano in grado di dare ai giovani le conoscenze e competenze necessarie ad affrontare le sfide del presente consapevoli dello straordinario patrimonio del nostro passato".