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Caso Almasri

Nordio attacca magistrato che l’ha criticato sul caso Almasri: “Non escludo provvedimenti”

Il ministro della Giustizia va all’attacco del magistrato Raffaele Piccirillo, colpevole di aver evidenziato gli errori commessi nella gestione del caso Almasri, e minaccia provvedimenti: “Potrebbe essere oggetto di valutazione”.
A cura di Giulia Casula
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Le dichiarazioni del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, riaccendono lo scontro con le toghe. Il Guardasigilli, ospite della IV edizione di "Parlate di Mafia" ha lanciato un duro attacco nei confronti di un magistrato colpevole di aver evidenziato le inesattezze commesse nella gestione del caso Almasri, il torturatore libico arrestato e rimpatriato pochi giorni dopo su un volo di Stato. "L'altro giorno un magistrato in servizio si è permesso di indicare su un giornale tutti gli errori fatti dal ministro nel caso Almasri. Che un magistrato si permetta di censurare su un giornale le cose che ho fatto, in qualsiasi paese al mondo avrebbero chiamato gli infermieri", ha commentato.

Nordio ha poi minacciato provvedimenti: "Potrebbe essere oggetto di valutazione. I magistrati sono convinti di godere di una impunità tale da poter dire quello che vogliono. Questo rimane fino a che non faremo una riforma perché non c'è sanzione di fronte a esondazioni improprie".

Chi è il magistrato che ha criticato Nordio e che cosa ha detto

Il magistrato in questione è Raffaele Piccirillo, sostituto procuratore generale presso la Corte di Cassazione e capo di Gabinetto in via Arenula, che due giorni fa aveva rilasciato un'intervista a Repubblica in cui ripercorreva gli errori nella vicenda Almasri. Secondo Piccirillo "non vi erano valide ragioni giuridiche per non convalidare l’arresto e non consegnarlo alla Corte penale internazionale".

Un commento sgradito dal Guardasigilli che oggi si è scagliato contro il magistrato, ventilando l'ipotesi di un procedimento disciplinare nei suoi confronti.  "Siamo alle solite. Anche oggi il ministro Nordio non perde occasione di delegittimare la magistratura. Stamattina in modo scomposto minaccia un magistrato, il dottor Piccirillo, di azioni disciplinari. La colpa del dottor Piccirillo? Aver commentato la vicenda Almasri", ha replicato il consigliere laico del Consiglio superiore della magistratura Ernesto Carbone. "Piuttosto che fare chiarezza su questa oscura vicenda, il ministro preferisce intimidire un magistrato. Auspicare ad una riforma che privi della libertà di espressione diventa a questo punto un problema per la democrazia. Piuttosto ci dica come e con chi ha gestito il rimpatrio del criminale libico. E faccia chiarezza – conclude- su chi ha utilizzato Paragon per spiare dei giornalisti".

Bonelli: "Nordio minaccia chi lo critica come in un regime"

Sul fronte politico, le opposizioni si sono indignate per le minacce di Nordio.  "Un insistente tono provocatorio nei confronti dei magistrati che oggi arriva ad una vera e propria intimidazione nei confronti di un magistrato reo di averlo criticato sul Caso Almasri, nel quale sono evidenti i suoi errori e omissioni", ha commentato la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella. Nordio "sta esondando in modo pericoloso con il suo linguaggio da duellante solo per far pubblicità alla sua controriforma. Il suo non è un linguaggio istituzionale"

"A Nordio non basta colpire ogni giorno l'indipendenza della magistratura e la separazione dei poteri. Ora il Guardasigilli, che dovrebbe prendere atto della insostenibilità della sua posizione, vorrebbe chiudere la bocca ai magistrati. Non dovrebbero esprimere pareri sulla formazione delle leggi, non dovrebbero, da cittadini, esprimere opinioni su procedimenti che non seguono", ha attaccato il senatore del Pd Walter Verini, componente della commissione Giustizia a Palazzo Madama e capogruppo Pd in Antimafia. "Di questo passo: non dovrebbero esercitare più l'azione penale? Non dovrebbero più pronunciare sentenze se sgradite all'esecutivo? Diciamo invece al Ministro: eviti minacce, parli piuttosto anche lei. Invece di fuggire, di non dire verità alle Camere, venga in Parlamento a spiegare tutte le gravi omissioni del Ministero da lei guidato sul gravissimo caso Almasri", ha proseguito.

Le parole di Nordio contro un magistrato che ha osato criticare la sua gestione del caso Almasri sono "gravissime", dice Angelo Bonelli. "Dire che in un altro Paese lo avrebbero preso ‘con gli infermieri’ è un messaggio intimidatorio. È questa la vostra idea di giustizia? Un ministro che minaccia chi lo critica? Siamo di fronte a una deriva autoritaria. Nordio non risponde nel merito della grave decisione di liberare un criminale, ma attacca chi lo critica. Un comportamento indegno del ruolo che ricopre", ha proseguito il deputato di Avs. Gli fa eco Nicola Fratoianni: "Questa vicenda è gravissima e non può essere tollerata in una democrazia fondata sulla separazione dei poteri. Qualcuno spieghi a Nordio che è un ministro della Repubblica non il marchese del Grillo".

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