Ministro Poletti: “Più controlli su false partite Iva e co.co.pro”

Dopo la riforma del mercato del lavoro di Renzi, il Ministero guidato da Giuliano Poletti annuncia una stretta sull'uso delle false partita Iva e dei contratti di collaborazione a progetto per i lavoratori. Il Ministero infatti rafforzerà i controlli sull'utilizzo distorto dei contratti di collaborazione a progetto e delle partite Iva per identificare i casi in cui il ricorso a queste tipologie contrattuali "maschera rapporti di lavoro subordinato". Ad annunciarlo lo stesso Ministro Giuliano Poletti ricordando che questa pratica molto diffusa è una "prassi tanto più ingiustificata" con l'arrivo dei nuovi contratti a termine più flessibili. "Il ricorso a contratti di collaborazione a progetto o a partite Iva è legittimo quando sia giustificato da ragioni oggettive legate alle esigenze produttive ed organizzative delle aziende che vi ricorrono" spiega Poletti, aggiungendo: "Non lo è quando viene fatto per mascherare un rapporto di lavoro subordinato e per evitare possibili contenziosi, sfuggendo agli obblighi previdenziali ed assistenziali verso il lavoratore che viene così a trovarsi in condizioni di precarietà, con scarse tutele e pressoché inesistenti prospettive di stabilizzazione".
Una pratica "ingiustificata" secondo il Ministro del lavoro "considerando che le modifiche apportate alla regolamentazione del contratto a termine rendono molto più agevole il ricorso a questa tipologia". Il nuovo contratto a tempo determinato, spiega Poletti, "mentre mette al riparo l'imprenditore dal rischio di contenziosi garantisce al lavoratore le stesse tutele del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato". "La stessa filosofia ha ispirato le modifiche al contratto di apprendistato per renderlo effettivamente lo strumento principale per l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro" ha sottolineato ancora il Ministro. La decisione di maggiori controlli sui contratti di lavoro si inserisce nell'ambito delle iniziative di contrasto al lavoro irregolare che già nel corso del 2013 ha portato ad una "riqualificazione" di 19mila posizioni lavorative attivate con contratti di collaborazione a progetto e partite Iva, delle quali 15.495 nel settore dei servizi, 1.629 in quello industriale, 1.099 nell'edilizia e 165 in agricoltura.
