Migranti, Sea Watch 3 e Geo Barents ancora in attesa di un porto: a bordo più di mille persone

La vicenda dei 114 sopravvissuti a bordo della nave Ocean Viking di Sos Mediterranee, si è conclusa positivamente: tutti i naufraghi sonoscesi a terra al porto di Trapani nel giorno di Natale. Ma ci sono ancora più di mille persone da giorni in mare, che aspettano l'ok delle autorità per poter sbarcare.
Siamo parlando dei 444 migranti a bordo della nave della ong tedesca Sea Watch, e delle persone salvate da Geo Barents, in tutto 558 migranti. Per loro le ong chiedono l'assegnazione immediata di un Pos. Nella notte è stata completata un'evacuazione medica urgente dalla Sea Watch 3: una donna incinta al nono mese è stata trasbordata insieme alla figlia di 2 anni su una motovedetta della Guardia costiera e condotta a Lampedusa. Faceva parte dell'ultimo gruppo di 96 persone soccorse ieri su un gommone che già imbarcava acqua e rischiava di affondare. Sulla nave umanitaria restano adesso 444 persone soccorse in tre giorni in cinque diverse operazioni. Il naufrago più giovane ha appena due settimane di vita.
Non è migliore la situazione a bordo della nave Geo Barents. L'imbarcazione di Msf, che si trova adesso al largo della costa di Catania, ci sono 558 persone che hanno bisogno di scendere subito, per ricevere tutte le cure: "Li stiamo curando per ustioni da carburante, mal di mare, infezioni respiratorie e lesioni legate alla violenza – spiega Kira Smith, ostetrica a bordo – Tutti i nostri sopravvissuti hanno bisogno di ulteriori cure immediate e di un luogo sicuro il prima possibile".
Francois, partito dal Camerun, ha subito violenze in Libia ed è sopravvissuto alla traversata del Mediterraneo Centrale. "Ho visto morire molte persone in Libia. Erano talentuosi come me, laboriosi e intelligenti – racconta mentre con un pennarello disegna la nave umanitaria -. Voglio denunciare ciò che sta accadendo in Libia e assicurarmi che le persone non perdano la vita in mare. Geo Barents mi ha salvato dal Mediterraneo e sono orgoglioso di disegnarlo".
Trenta persone alla deriva in zona Sar maltese
Ci sono trenta persone sono alla deriva da ieri sera in zona Sar maltese. La denuncia è partita da Alarm Phone, il call center per i migranti in difficoltà: "Dopo 17h siamo ancora in contatto con le 30 persone che rischiano la vita per fuggire dalla Libia. Proviamo a dargli forza e sostegno poiché i soccorsi non arrivano. Il Mediterraneo non dev’essere una fossa comune!". Le autorità, seppur allertate non si sono ancora attivate per i soccorsi.
Naufragio al largo della Libia
Le unità della Mezzaluna rossa libica hanno recuperato 28 cadaveri di migranti, da due località sulle spiagge della zona di Al-Alous, a 90 chilometri dalla capitale Tripoli. Tra di loro c'era anche il corpo di un bambino. Lo ha riferito l'emittente televisiva "218", aggiungendo che le stesse squadre hanno anche trovato tre migranti ancora vivi ma in condizioni di salute precarie. Stando a quanto è emerso dai referti autoptici il naufragio è avvenuto diversi giorni fa. Secondo le autorità il bilancio del naufragio potrebbe aumentare.