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Migranti, appello del Papa ai capi di governo: “Mediterraneo non sia più teatro di morte e disumanità”

Mentre a Roma si svolge la Conferenza internazionale sui migranti, Papa Francesco lancia un appello: “Il Mediterraneo non sia mai più teatro di morte e di disumanità”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Mentre è in corso a Roma la Conferenza internazionale sui migranti, voluta da Giorgia Meloni, Papa Francesco ha voluto ribadire la posizione della Chiesa sui viaggi della speranza nella rotta del Mediterraneo.

"Desidero attirare l'attenzione sul dramma che continua a consumarsi per i migranti nella parte settentrionale dell'Africa. Migliaia di essi, tra indicibili sofferenze, da settimane sono intrappolati e abbandonati in aree desertiche". All'Angelus il Pontefice ha rivolto un "appello in particolare ai capi di Stato e di governo europei e africani, affinché si presti urgente soccorso e assistenza a questi fratelli e sorelle".

"Il Mediterraneo non sia mai più teatro di morte e di disumanità – ha aggiunto -. Il Signore illumini le menti e i cuori di tutti, suscitando sentimenti di fraternità solidarietà e accoglienza".

"Migliaia di migranti nella parte settentrionale dell’Africa sono intrappolati da settimane in aree desertiche. Rivolgo il mio appello, in particolare ai capi di Stato e di Governo europei e africani, affinché si presti urgente soccorso a questi fratelli e sorelle", ha ribadito nel pomeriggio in un messaggio su Twitter.

Papa Francesco ha poi ricordato gli "eventi climatici estremi", con da una parte "ondate anomale di caldo" e "devastanti incendi", e dall'altra "nubifragi e inondazioni, come quelle che hanno flagellato nei giorni scorsi la Corea del Sud".

"Rinnovo il mio appello ai responsabili delle Nazioni perché si faccia qualcosa di più concreto per limitare le emissioni inquinanti. È una sfida urgente e non si può rimandare". E non ha mancato di richiamare ancora "a pregare per la pace, in modo speciale per la cara Ucraina, che continua a subire morte e distruzione, come purtroppo è accaduto anche questa notte a Odessa", con i missili russi sulla cattedrale. Oggi Bergoglio ha inoltre celebrato la terza Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, ricordando la necessità "di una nuova alleanza tra giovani e anziani". "Non emarginiamo i più anziani", ha detto nella messa in San Pietro con 6.000 nonni. "Stiamo attenti che le nostre città affollate non diventino dei ‘concentrati di solitudine' – ha affermato -; non succeda che la politica, chiamata a provvedere ai bisogni dei più fragili, si dimentichi proprio degli anziani, lasciando che il mercato li releghi a ‘scarti improduttivi'".

Le reazioni

"C’è davvero un abisso tra il dignitoso appello di Papa Francesco di non ignorare il dramma dei migranti che muoiono nel deserto e nel Mediterraneo e le banali parole di Meloni, Tajani e di qualche dittatore nordafricano intrise nient’altro che di retorica e di egoismo", ha commentato su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra.

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