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Meloni dice che è inutile riformare Dublino o redistribuire i migranti: “Vanno bloccate le partenze”

Non serve riformare il trattato di Dublino o puntare sulla redistribuzione dei migranti. “La soluzione è fermare le partenze, difendere i confini esterni dell’Ue”: lo ha detto Giorgia Meloni in Senato.
A cura di Annalisa Girardi
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La soluzione alla questione migratoria non è né la riforma del regolamento di Dublino, che impone ai richiedenti asilo di presentare domanda di protezione internazionale nel Paese di primo approdo, né insistere sulla redistribuzione tra i Paesi membri, un meccanismo previsto proprio per evitare che l'accoglienza pesi solo sui Paesi di confine. Lo ha detto Giorgia Meloni parlando durante la replica alla discussione in Senato sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre. Per la presidente del Consiglio, l'unica modo possibile per gestire è flussi è bloccare direttamente le partenze.

Meloni ha poi sottolineato come la Polonia abbia già accolto moltissimi rifugiati ucraini e quindi parlare di ridistribuzione potrebbe non andare infine a favore dell'Italia. "Non credo che la soluzione al tema dell'immigrazione siano le ridistribuzioni, il tema non è rivedere il regolamento di Dublino", ha sottolineato Meloni. E ancora: "Delle 94mila persone entrate in Italia quest'anno la redistribuzione nel migliore dei casi riguarderebbe meno di 30mila persone, ma ci conviene? Quest'anno ne abbiamo redistribuite pochissime, 38 in Francia e 57 in Germania. Sopravviviamo anche se dovessero essere restituite…".

Insomma, non si punta più alla revisione del trattato di Dublino o a rendere obbligatorio il meccanismo di solidarietà europea verso i Paesi ai confini dell'Unione: Meloni punta a bloccare direttamente tutte le partenze. Non parla però dei corridoi umanitari che permetterebbero ai richiedenti asilo di esercitare il loro diritto a presentare domanda di protezione internazionale e arrivare così in Europa.

Meloni torna poi a parlare dello scontro diplomatico con la Francia: "La reazione della Francia alla prima nave di una Ong che sbarca da loro non vi è sembrata un po’ eccessiva? A me sinceramente sì: qui ogni giorno ne arriva qualcuna e i colleghi europei ci dicono di essere accoglienti. Là c’è stata quasi una crisi di maggioranza, di governo. Allora non è un tema di immigrazione, pongo un tema di pari dignità, nei diritti dell’Italia”.

E ancora: "Perché mai l’Italia dovrebbe accettare qualcosa che gli altri non vogliono fare in Europa? Questo è il tema che pongo. La soluzione c’è, è fermare le partenze, difendere i confini esterni dell’Ue", ha ribadito Meloni, concludendo il suo intervento.

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