Manovra 2026, slitta l’approvazione, si tratta sul contributo dalle banche: oggi via libera al Dpb

Alcune misure sono praticamente confermate, ma nonostante il vertice notturno di governo tra domenica e lunedì a casa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la partita non è ancora chiusa. Nella bozza del testo, che vale 16 miliardi, rientreranno sicuramente il taglio dell'Irpef, la rottamazione quinquies, sterilizzazione parziale dell'aumento dell'età pensionabile, aiuti alle famiglie, sanità, imprese. Resta ancora il nodo di un nuovo contributo dalle banche: si parla di un prelievo tra 2,5 e 3 miliardi, ma è ancora in corso una mediazione tra l'esecutivo e gli istituti bancari.
Poco fa, in una nota, il comitato esecutivo dell'Abi ha fatto sapere di aver "approvato all'unanimità di proseguire in via straordinaria nei contributi poliennali al Bilancio dello Stato, nella stessa logica concordata lo scorso anno, per il rilancio dell'economia e per la solidarietà sociale". L'associazione nel suo comunicato sottolinea che la riunione del comitato esecutivo di ieri sera, ha inoltre "approvato all'unanimità la relazione del direttore Marco Elio Rottigni incaricato degli approfondimenti relativi all'accordo dello scorso anno sull'ulteriore contributo delle banche al Bilancio dello Stato per il rilancio dell'economia".
Nelle scorse settimane la Lega ha spinto per un contributo fino a 5 miliardi. Su questo fanno muro gli alleati di Forza Italia, che si sono detti contrari a qualsiasi tipo di intervento unilaterale sul mondo del credito. Non si esclude poi che, come già avvenuto lo scorso anno, un sacrificio possa essere chiesto anche alle assicurazioni.
Oggi pomeriggio in Cdm, a differenza di quanto era stato previsto, verrà approvato solo il Dpb, il documento di programmazione di bilancio, che va inviato a Bruxelles entro il 15 ottobre e che costituisce la cornice della manovra. Mentre la legge di bilancio sarà sul tavolo di un altro vertice in settimana, probabilmente giovedì 16 ottobre. La legge di bilancio dovrà essere inviata alla Camere entro il 20 ottobre.
Le misure nella bozza della manovra 2026
Per quanto riguarda l'Irpef, si va verso un taglio di due punti della seconda aliquota, dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro. La misura dovrebbe assicurare in busta paga circa 440 euro in più all'anno. Si tratta di un intervento da circa 4 miliardi, che segue quelli sui redditi medio-bassi attuati nelle ultime due leggi di bilancio.
Si tratta ancora sulla nuova rottamazione: la Lega spinge per una rateizzazione ampia su 9 anni e 108 rate, ma nella maggioranza si punta ad introdurre il paletto del pagamento di un acconto del 5%.
Nel capitolo pensioni, sull'aumento dell'età pensionabile di tre mesi dal 2027, si studia una sterilizzazione parziale, solo per determinate categorie, anche se non si esclude che la questione venga affrontata in Parlamento. Il punto è che per evitare l'aumento servirebbero almeno 1,5 miliardi, risorse che al momento sarebbero difficilmente reperibili.
Ieri si è parlato anche dell'ipotesi della prima casa fuori dall'Isee: si va verso un'esclusione selettiva, fissando un tetto riferito al valore catastale dell'immobile. La proposta è emersa al vertice di maggioranza di domenica sera. L'idea, spinta dalla Lega e promossa direttamente anche da Matteo Salvini, sembra aver trovato condivisione da parte di tutti i leader di centrodestra. Il tetto non è stato ancora definito: secondo quanto emerso, si parla di un valore di 100.000 euro, che però potrebbe essere considerato un po' alto. In manovra dovrebbe esserci anche la conferma del bonus ristrutturazioni al 50% sulle prime case.
Per la Sanità dovrebbero arrivare altri 2,5 miliardi (oltre ai 5 già previsti), e il ministro Schillaci li vorrebbe destinare a nuove assunzioni a partire dagli infermieri e allo smaltimento delle liste di attesa.
Per la famiglia si lavora ad un pacchetto di misure di circa 1 miliardo, dalla conferma del congedo parentale favoltativo all'80% dello stipendio (oltre a quello obbligatorio) al bonus mamme, dalle detrazioni fiscali con il quoziente familiare al bonus libri per famiglie con Isee basso, sul modello del bonus in vigore in Lombardia e Veneto. Nel capitolo imprese si valutano la conferma dell'Ires premiale, ossia il rinnovo dell'incentivo per aziende che investono in occupazione e innovazione, un nuovo meccanismo che sostituisca Transizione 5.0 e aiuti contro il caro-energia.