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Laura Boldrini da Fazio risponde a Grillo: “Non siamo tutti uguali”

La neo presidente della Camera è stata ospite di Fabio Fazio. Ha parlato dell’esigenza di incidere politicamente sul lavoro in Italia, della posizione delle donne e soprattutto dell’esigenza di una politica trasparente. Risponde a Grillo:”Non mi conosce”.
A cura di Andrea Parrella
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Laura Boldrini, neo presidente della camera dei deputati, è stata ospite di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa con Fabio Fazio. Le sue dichiarazioni sono state tutt'altro che irrilevanti, si sono concentrate su svariati temi, dalla sua esperienza lavorativa precedente a quella della politica italiana attuale, l'esigenza di una trasparenza necessaria della politica, affinché essa possa essere credibile e tornare ad essere la base di ogni forma democratica che si possa ritenere tale. Ha cominciato però dalla questione del lavoro, precisando in un appunto che, in questo momento, l'emergenza numero uno per il paese.

Poi, in un parallelismo tra la sua esperienza e il nuovo parlamento che si è venuto a formare, Laura Boldrini ha sottolineato come non si possa ritenere la classe politica come un unicum di impresentabilità:"Non siamo tutti uguali, non bisogna demonizzare e fare generalizzazioni".

Inoltre su Grillo e le sue dichiarazioni, secondo le quali Grasso e Boldrini siano rappresentazione più alta della partitocrazia:

Mi stupisce che Grillo possa attribuirmi appartenenza alla partitocrazia. Non sono mai stata iscritta ad un partito, l'affermazione è fuori luogo. La democrazia ha bisogno dei partiti, che siano trasparenti. Ha bisogno anche dei sindacati: la democrazia ha bisogno dello scambio. Smantellare tutto non è democrazia, fa venire i brividi.

Poi, in quanto tale, ci ha tenuto a sostenere quanto sia importante la centralizzazione della figura della donna, che non può non assumere una cifra caratterizzante anche in termini di crescita economica e non solo di diritti civili:

La donna è fondamentale, ma non basta essere donna, c'è bisogno della qualità. Lì dove la donna lavora, il paese cresce, dunque il problema è relativo alla dimensione culturale.

E inoltre non si è potuto non parlare del rischio che un governo non si riesca a formare, dunque delle difficoltà di Bersani a riuscire a mettere in piedi una formazione che riceva la fiducia delle camere:

Non ho notato partiti che giocassero contro, da questo mi viene da pensare che ci sia l'intenzione di formare un governo, che sia buono.

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