Landini rilancia la tassa patrimoniale per i super ricchi: chi la pagherebbe e quanti soldi porterebbe

Lo ha chiamato un "contributo di solidarietà", ma in buona sostanza quella che Maurizio Landini ha proposto oggi, alla conferenza stampa sull'agenzia economico-sociale della Cgil, è una tassa patrimoniale. Il segretario generale Cgil, parlando anche della manovra 2026 e di come intende muoversi il governo Meloni, ha rilanciato una proposta già portata avanti in passato: "Applicando l'ipotesi di aliquota effettiva ottimale dell'1,3% solo sull'1%, pari a circa 500 mila contribuenti che detiene almeno due milioni di euro, si otterrebbe un gettito addizionale annuo di circa 26 miliardi di euro".
Si parlerebbe, quindi, di una tassa dell'1,3% non sul reddito guadagnato, ma sui patrimoni posseduti. E colpirebbe, come ha sottolineato Landini, "l'1%" dei cittadini. Secondo i suoi calcoli, sarebbero 500mila le persone in Italia che hanno i requisiti per essere colpite da questa imposta. Si tratterebbe di un "contributo di solidarietà dai ricchi", che andrebbe "a vantaggio del 99%".
La proposta arriva quando il governo Meloni sta cercando di stringere i tempi per la legge di bilancio 2026. Oggi si è tenuto un vertice con i leader della maggioranza, lunedì prossimo il Consiglio dei ministri potrebbe fare dei passi avanti importanti verso il testo definitivo della manovra (atteso in Parlamento entro il 20 ottobre, ma la data potrebbe essere anticipata). Venerdì è il giorno in cui potrebbero anche iniziare a circolare delle bozze. E proprio venerdì i sindacati sono convocati a Palazzo Chigi per un faccia a faccia con il governo.
"Avanzeremo la proposta" della patrimoniale "anche all'incontro a Palazzo Chigi", ha detto Landini. "Se non saremo ascoltati", non solo sull'imposta ma su tutte le altre rivendicazioni che le sigle porteranno al tavolo, "valuteremo insieme a tutte le altre organizzazioni sindacali cosa è necessario mettere in campo". Come detto, venerdì è possibile che il testo della legge di bilancio avrà già iniziato a prendere forma. Non sarebbe la prima volta che il governo convoca i sindacati per presentargli, di fatto, una misura già definita. L'obiettivo, ha detto Landini, sarà "portare a casa risultati e cambiare le politiche economiche e sociali" del governo di centrodestra, "che in realtà stanno aumentando le disuguaglianze e stanno portando il nostro Paese a sbattere".
Proprio per questo servirebbe la nuova patrimoniale, per "andare a prendere le risorse dove sono", ha insistito il segretario Cgil. Sarebbero "risorse fondamentali per finanziare e investire su sanità, istruzione, non autosufficienza, politiche abitative, sociali e di trasporto pubblico". E sarebbe utile perché bisogna "andare in una direzione che redistribuisca la ricchezza".
Dal centrodestra è arrivata a stretto giro la reazione negativa di Forza Italia. "Puntuale come un orologio svizzero, a ridosso della discussione sulla manovra il leader della Cgil Landini rilancia la proposta di una patrimoniale", ha commentato il capogruppo di Forza Italia in commissione Bilancio al Senato Dario Damiani. "Ed è praticamente certo che il Pd di Elly Schlein la accoglierà con favore. Penalizzare chi lavora, crea ricchezza e occupazione e investe nel futuro del Paese è, da sempre, l'ossessione della sinistra. Ma colpire il patrimonio significa scoraggiare l'impresa, bloccare la crescita e punire il merito. Forza Italia è e sarà sempre contraria a qualsiasi tassa".