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La spesa militare globale tocca livelli record nel 2022: Paesi esportatori guadagnano decine di miliardi

Nel 2022 la spesa militare mondiale è arrivata al livello record di oltre duemila miliardi. Da soli cinque Paesi sono responsabili per tre quarti dell’intero commercio mondiale: sono Stati Uniti, Russia, Francia, Cina e Germania, che all’anno ci guadagnano circa 85 miliardi di dollari. E mentre la spesa militare cresce, migliaia di persone muoiono a causa dei conflitti armati.
A cura di Annalisa Girardi
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L'anno scorso il mondo intero ha speso oltre duemila miliardi di dollari per armi e materiale militare. Si tratta di una cifra gigantesca, che basterebbe a coprire oltre quaranta volte gli aiuti che le Nazioni Unite stanziano per fronteggiare le più gravi crisi umanitarie sul globo terrestre. Un paradosso, se consideriamo che proprio i conflitti armati sono i principali responsabili di carestie, sfollamenti, mancanza di acqua e medicinali. A delineare il quadro è Oxfam, che lancia un appello contro la proliferazione delle armi, chiedendo piuttosto politiche per salvare milioni di vite di persone intrappolate nelle zone di guerra.

Nel 2022 la spesa militare globale è arrivata a un picco di 2.200 miliardi di dollari. Tra il 2018 e il 2022 sono per l'importazione di armi sono stati spesi circa 112 miliardi all'anno: allo stesso tempo, migliaia e migliaia di persone sono morte di fame a causa dei conflitti.

Da soli cinque Paesi sono responsabili per tre quarti dell'intero commercio mondiale di armi: sono Stati Uniti, Russia, Francia, Cina e Germania. All'anno questi Paesi guadagnano circa 85 miliardi di dollari, grazie al commercio delle armi. "Paradossalmente quattro dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza sono in cima alla vendita globale di armi che alimentano guerre in tutto il mondo. Le armi che vengono vendute, non solo sono responsabili della morte di civili innocenti, ma contribuiscono a ridurre alla fame chi sopravvive", ha commentato Francesco Petrelli, policy advisor di Oxfam Italia sulla sicurezza alimentare. Anche l'Italia, comunque, è tra i principali Paesi quando si parla di spesa militare. Il nostro Paese è al sesto posto nella classifica globale dei grandi esportatori di armi, con il 3,8% del commercio mondiale.

Per quanto riguarda i Paesi che hanno importato più armi, invece, un report del Sipri, lo Stockholm International Peace Research Institute, ha sottolineato che tra il 2018 e il 2022 questi sono stati l'India, l'Arabia Saudita, il Qatar, l'Australia e la Cina. Anche l'Ucraina chiaramente l'anno scorso è diventato uno dei grandi importatori, ma l'istituto svedese ha precisato che la guerra ha avuto un impatto comunque limitato su un volume d'affari, quello del mercato militare, in espansione già da anni.

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