La Nato aumenta le spese militari al 5%: da dove prenderemo i soldi?: il nuovo episodio di “Nel Caso Te Lo Fossi Perso”

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I leader della Nato si sono riuniti all’Aja e hanno messo nero su bianco un nuovo impegno in fatto di spese per la Difesa: queste cresceranno fino al 5%. Lo ha voluto fortemente Donald Trump, nonostante alcuni Paesi, come la Spagna, fossero contrari. Giorgia Meloni ha detto che aumentare la spese militari, ma non ha detto da dove arriveranno questi soldi. E parliamo di decine di miliardi di euro.
La presidente del Consiglio ha chiarito che non intende discostarsi rispetto a quelli che sono gli impegni dell’intera Alleanza e lo ha ribadito personalmente anche a Trump durante la cena ufficiale. I due infatti erano seduti fianco a fianco, al tavolo con i reali olandesi e Rutte. Un’occasione, così raccontano le fonti di Palazzo Chigi, per appunto assicurare l’impegno italiano sul fronte delle spese in Difesa, oltre per parlare della crisi in Medio Oriente.
Per l’Italia arrivare al 5% del Pil in Difesa e opere collegate non è uno scherzo. Basti pensare che fino a non troppi mesi fa il ministro Crosetto metteva in dubbio la fattibilità dello stesso 2%, sottolineando il poco spazio di manovra fiscale che notoriamente ha il nostro Paese. Vorrebbe dire spendere decine di miliardi di euro in più, soldi che vanno trovati, spostandoli da altre voci di spesa. E infatti non mancano le polemiche. Ieri all’Aja c’era anche Giuseppe Conte, il leader del Movimento Cinque Stelle che sta provando a intestarti il fronte contrario al riarmo.
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