La milizia di Almasri conferma: “Video dell’aggressione è autentico, la vittima tirò fuori una pistola”

Ha fatto discutere la politica italiana il video diffuso dai media libici che mostrerebbe Osama Njeem Almasri, ex capo della polizia giudiziaria libica controllata dalla milizia nota come Rada, aggredire un uomo per strada. La stessa Rada, interpellata dai servizi segreti italiani, avrebbe dato alcune informazioni riguardo alle immagini, confermando che si trattava di Almasri, ma smentendo che l'attacco abbia avuto conseguenze gravi.
I media libici affermano che si sia trattato di un omicidio. Le immagini mostrano un attacco violento e subito dopo una striscia di sangue, presumibilmente nel luogo dove è avvenuta l'aggressione, in strada, in pieno giorno, a Tripoli. Secondo la Rada, il video sarebbe autentico e mostrerebbe fatti avvenuti nel 2021 o 2022.
Qui però iniziano le smentite. Non sarebbe stato affatto un omicidio, e anzi la vittima non avrebbe riportato "lesioni gravi". Cosa che, se le immagini della chiazza di sangue alla fine del video sono autentiche, sembrerebbe difficile da credere.
Per quanto riguarda il motivo dell'aggressione, sarebbe stato un semplice litigio stradale. Lo scontro sarebbe avvenuto vicino all'abitazione di Almasri, che avrebbe chiesto all'autista di un'auto di spostarla perché era parcheggiata male. A quel punto, l'autista avrebbe tirato fuori una pistola. Almasri l'avrebbe quindi attaccato per disarmarlo. Non solo la vittima se la sarebbe cavata senza danni rilevanti, ma sarebbe stata anche denunciata più tardi in Procura, per aver minacciato l'ex comandante.
Questa è naturalmente la versione della Rada. Il video da solo non può confermare nessuna delle informazioni sulla dinamica dei fatti, e tantomeno quelle sulle ferite riportate dall'aggredito e sulla successiva le denuncia. Le immagini partono con Almasri che afferra l'uomo alle spalle, lo prende dal collo e lo butta a terra. In quel momento la vittima non ha nulla nella mano destra, mentre un altro uomo davanti ai due tiene in mano un oggetto che potrebbe sembrare un'arma (ma la qualità delle immagini non permette di essere certi). Alle loro spalle, un'auto bianca con la portiera aperta. Poco dopo si vede Almasri trascinare l'uomo. Le immagini non mostrano altro, fino alla chiazza di sangue per terra che sembrerebbe trovarsi nello stesso luogo dell'aggressione.
Sarebbero ancora in corso degli approfondimenti per capire chi sia la vittima. Questo aiuterebbe a verificare se effettivamente non avesse subito "lesioni gravi", e se ci fossero denunce a suo carico risalenti a quel periodo. In ogni caso, sarebbe confermato che la persona nel video sia Almasri. Gli apparati di sicurezza italiani hanno aggiunto anche altri elementi da tenere in considerazione: in particolare il fatto che Almasdar, la testata che ha diffuso il video, sarebbe vicina al governo di unità nazionale della Libia e opposta alla Rada.
Per conoscere nuovi dettagli sulle immagini, insomma, bisognerà aspettare. Poco cambia per quanto riguarda il caso politico legato ad Almasri in Italia: la liberazione del comandante, avvenuta a a gennaio su volontà del governo Meloni, ha portato a duri attacchi dell'opposizione e anche a un'indagine del Tribunale dei ministri. La richiesta di rinvio a giudizio per il ministro della Giustizia Nordio, quello dell'Interno Piantedosi e il sottosegretario Mantovano è già stata trasmessa alla giunta parlamentare per le autorizzazioni, che si riunirà a settembre.