Nel caso te lo fossi perso, il Podcast

In Senato si sfiora la rissa sul voto finale al Decreto Sicurezza: il nuovo episodio di “Nel Caso Te Lo Fossi Perso”

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A cura di Redazione
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Oggi in Senato, riunito per approvare il decreto Sicurezza, è successo veramente di tutto. E si è sfiorata la rissa. Prima un gruppo di senatori dell’opposizione si è letteralmente seduto per terra, al centro dell’Aula di Palazzo Madama, per protestare contro il decreto e i limiti che questo introduce alla libertà di manifestare e di esprimere il proprio dissenso. E poi, durante le dichiarazioni di voto, è scoppiato il putiferio quando un senatore di Fratelli d’Italia ha accusato l’opposizione di stare dalla parte della criminalità organizzata.

Quando ha preso la parola, Alberto Balboni, che tra l’altro è anche il presidente della commissione Affari costituzionali in Senato, ha detto una cosa che ha fatto – legittimamente devo dire – infuriare le opposizioni: “Grazie alle nuove norme in 48 ore si potrà restituire la casa a chi se l'è vista sottrarre con violenza. Certo, per chi propugna la dottrina Salis e mette in Parlamento chi predica le occupazioni abusive capisco che preferiate stare dalla parte della criminalità organizzata anziché della povera gente".

Diversi senatori di opposizione hanno abbandonato i loro banchi per avvicinarsi a quelli della maggioranza e protestare con forza. Sfiorando appunto la rissa. Ad esempio, chi era in Aula racconta che Calenda sia inveito contro Balboni, urlandogli: “Se vuoi fare il fascista di Colle Oppio ci vediamo a Colle Oppio ma non mi accosti alla criminalità organizzata”.

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