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Il piano di Schlein sui migranti: “Propaganda di Meloni smentita, ora ius soli e stop alla Bossi-Fini”

Il Pd si prepara a lavorare su varie riforme in tema di migranti: una nuova legge sull’immigrazione che “super la Bossi-Fini”, una legge sull’accoglienza per tornare al modello diffuso degli Sprar, una riforma della cittadinanza perché “chi nasce in Italia e cresce in Italia è italiano”. Sono alcuni dei punti descritti dalla segretaria Elly Schlein in un intervento al Nazareno.
A cura di Luca Pons
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La segretaria del Pd Elly Schlein è intervenuta alla conferenza nazionale sulle migrazioni organizzata dal partito, in corso al Nazareno, e ha presentato il piano dei dem per i prossimi mesi della legislatura: una riforma dell'accoglienza, delle leggi sull'immigrazione (con il "superamento della legge Bossi-Fini, che crea irregolarità") e della cittadinanza, per tornare a "usare la formula più coraggiosa: chi nasce e cresce in Italia è italiano". Perché, ha detto, la "propaganda della destra" nell'ultimo anno è stata "smontata dalla realtà dei fatti".

"Quest'anno c'è stato un record di arrivi nonostante la propaganda della destra", ha commentato la segretaria. Una destra che nel primo anno di governo è stata "senza scrupoli nell'applicare la più bieca demagogia: una retorica che indica nel diverso, nel migrante, un nemico su cui scaricare rabbie e frustrazioni sociali". E anche una destra "ipocrita", che "se la prende sempre coi migranti irregolari e mai con chi li impiega irregolarmente nei campi e nei cantieri di questo Paese".

Dalla conferenza di oggi, per Schlein, il Pd inizia il partito per recuperare le "promesse mancate della politica e, ahimè, anche del nostro partito". Da una parte, si parlerà di "una riforma complessiva dell'immigrazione, per superare la legge Bossi-Fini che è una norma criminogena, che crea costantemente irregolarità". Dall'altra, di riforma della cittadinanza: "Ci sono ferite aperte che abbiamo vissuto in questi anni. Siamo qui per riprendere questa battaglia, una volta per tutte".

Il partito deve "usare la formula più coraggiosa: chi nasce e cresce in Italia è italiano. Chiamiamolo Ius soli o con un altro nome. Ma per me il Pd deve sostenere la ampia formula possibile", perché "non possiamo accettare che ci siano bambine e bambine, ragazzi e ragazze, donne e uomini, a cui questo diritto viene negato. Alle destre che fanno retorica becera, devi rispondere con una visione altra e alta".

Schlein ha anche ribadito, come fatto alcuni mesi fa, che il suo Pd si è allontanato definitivamente dal memorandum con la Libia, che pure fu stipulato dal ministro dem Marco Minniti e dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: "Mai più finanziamento alla guardia costiera libica: viola i diritti umani fondamentali", ha sottolineato. E, allargando a una riforma del sistema di accoglienza, ha evidenziato l'urgenza di "tornare all'accoglienza diffusa, al modello Sprar, in cui ogni territorio faccia la propria parte, con piccole soluzioni abitative, con la trasparenza sui fondi pubblici utilizzati, con regolari gare d'appalto anziché con procedure di affidamento diretto".

Infine, la segretaria ha parlato del soccorso in mare: il decreto Cutro del governo Meloni "rende ancora più difficile il lavoro prezioso, che non continueremo a difendere, delle Ong. Basta con la criminalizzazione della solidarietà. La solidarietà non è un reato. Sarebbe un dovere delle istituzioni democratiche di questo Paese e dell'Europa".

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