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Nel caso te lo fossi perso, il Podcast

Il pentito Giovanni Brusca è di nuovo un uomo libero: il nuovo episodio di “Nel Caso Te Lo Fossi Perso”

“Nel caso te lo fossi perso” è il Podcast di Fanpage.it che ogni giorno alle 18.00 fa il punto sulla notizia più importante del momento, per farti restare sempre aggiornato. Oggi parliamo dell’ex boss di Cosa Nostra Giovanni Brusca, l’uomo che azionò il telecomando della strage di Capaci, che ha finito di scontare la sua condanna ed è di nuovo un uomo libero.
A cura di Redazione
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È online un nuovo episodio di "Nel caso te lo fossi perso", il Podcast daily di Fanpage.it che, dal lunedì al venerdì alle 18.00, ti racconta la notizia più importante del giorno con la nostra giornalista, Annalisa Girardi.

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Giovanni Brusca è libero. Sì, proprio quel Giovanni Brusca che nel 1992 ha azionato il telecomando che ha fatto saltare in aria l’autostrada allo svincolo tra Palermo e Capaci uccidendo Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Quel Giovanni Brusca che ha ammesso decine e decine di omicidi, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo. Quel Giovanni Brusca che è stato uno degli esponenti di spicco dei Corleonesi, molto vicino a Totò Riina e ai vertici di Cosa Nostra. Ma come è possibile che sia libero, si chiederà qualcuno?

Perché quando è stato arrestato, dopo un primo falso pentimento, Brusca è diventato a tutti gli effetti un collaboratore di giustizia. E ha raccontato ai giudici moltissime cose su Cosa Nostra, su come come funziona l’organizzazione criminale, come è strutturata, come agisce. E questo gli ha permesso di ottenere diversi sconti di pena. Che gli hanno fatto scampare l’ergastolo. Per cui alla fine Brusca è stato condannato a 25 anni di carcere, che ora ha finito di scontare dopo alcuni anni di libertà vigilata.

Chiaramente questa è una storia che ha sempre innescato tantissima rabbia, tantissime polemiche ed è stato così anche oggi. Va sottolineato però che grazie alla sua testimonianza la giustizia italiana ha potuto aprire diversi processi e condannare numerosi mafiosi. E va ricordato che la legge che ha permesso tutto questo, che ha permesso a tanti ex boss di diventare collaboratori di giustizia – certo, ricevendo sconti di pena – è quella voluta proprio da Giovanni Falcone, convinto che la mafia, per essere sconfitta, si dovesse combattere dall’interno.

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