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Il decreto Sicurezza lavoro è legge: tutte le novità, dal badge di cantiere all’alternanza scuola-lavoro

Il decreto Sicurezza sul lavoro è diventato legge dopo il via libera definitivo della Camera. All’interno ci sono novità per i badge di cantiere, la patente a punti delle aziende, l’alternanza scuola-lavoro e non solo. Critiche dall’opposizione per la poca “sostanza” del provvedimento, che per la Cgil è anche peggio di quello che il governo aveva varato due mesi fa.
A cura di Luca Pons
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L'Aula della Camera ha approvato in via definitiva il cosiddetto decreto Sicurezza sul lavoro: 143 voti favorevoli, 105 contrari e tre astenuti. Il testo dei ventiquattro articoli non ha avuto nessun cambiamento rispetto al via libera deciso dal Senato, quindi il dl è diventato legge. Al suo interno ci sono diverse norme, dal blocco dei bonus Inail per i datori di lavoro condannati per violazioni in materia di sicurezza, all'introduzione del cosiddetto badge di cantiere e nuove regole per l'alternanza scuola-lavoro. Ha esultato la ministra del Lavoro Marina Calderone, mentre l'opposizione ha parlato di "spot" inefficaci.

Cosa cambia con il decreto Sicurezza sul lavoro

Il testo della legge, come detto, è composto da 24 articoli e tocca diversi settori. Tra i temi centrali c'è il cosiddetto bonus Inail, che viene riconosciuto alle aziende in base all'andamento degli infortuni. D'ora in poi, saranno esclusi da questo incentivo tutti quei datori di lavoro che, nei due anni precedenti, hanno subito condanne definitive per violazioni gravi in materia di sicurezza sul lavoro.

Viene poi introdotto il cosiddetto badge di cantiere, o "tessera di riconoscimento". Si tratterà di un documento di cui dovranno essere dotati tutti i lavoratori in un cantiere, che siano in appalto o in subappalto. Non si tratta della cosiddetta patente a punti delle aziende – che vengono sanzionate se violano le norme sulla sicurezza – ma di una tessera personale, con codice univoco anticontraffazione, che dimostrerà che ciascun dipendente è in regola. In caso di controlli, tutti dovranno esibirlo. Se c'è un lavoratore senza badge, che quindi non è a norma, il datore di lavoro subirà sanzioni.

Per quanto riguarda la patente a punti, o a crediti, chi non se ne dota dovrà pagare 12mila euro di multa, invece degli attuali 6mila. Dal 1° gennaio 2026 in poi saliranno le punizioni per chi non rispetta le regole: se si violano le norme sul lavoro irregolare, la sanzione sarà di cinque punti per ciascun lavoratore coinvolto.

Un'altra misura riguarda l'alternanza scuola-lavoro. Innanzitutto, l'assicurazione Inail viene estesa anche a tutti gli eventuali infortuni che gli studenti subiscono nel tragitto casa-lavoro, mentre fino a oggi questa categoria era esclusa. In più, le lavorazioni considerate "ad elevato rischio" non potranno mai essere effettuate da studenti.

Infine, c'è un sostegno per i giovani orfani figli di vittime sul lavoro, con una borsa di studio apposita, che coprirà dalla scuola elementare all'università. Il decreto stanzia 35 milioni di euro all'anno per finanziare attività di promozione e divulgazione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, nelle scuole e nella formazione professionale. E prevede un rafforzamento del personale dell'Ispettorato nazionale del lavoro, di circa 300 dipendenti.

Esulta la ministra Calderone, critiche opposizioni e Cgil

La ministra del Lavoro Marina Calderone ha esultato, parlando di una "risposta concreta e non retorica" mirata a "rendere il lavoro sicuro e di qualità". Decisamente critica, invece, l'opposizione.

"A questo governo interessa fare solo i titoli, ma poi il contenuto non c’è", ha commentato la vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo. "Si poteva e si doveva fare di più, perché la sicurezza non è retorica, non è propaganda". Dario Carotenuto, del Movimento 5 stelle, ha attaccato: "Sta passando un principio pericolosissimo: che la nostra Repubblica non è fondata sul lavoro, e quindi sui lavoratori, ma sul profitto. Da inizio legislatura la maggioranza ha introdotto decine di nuovi reati, ma ha detto no all'introduzione del reato di omicidio sul lavoro perché non ha il coraggio di toccare gli interessi dei suoi potenti amici".

Roberto Giachetti, deputato di Italia viva, ha detto che il governo "non affronta alcun problema ma si limita agli spot". E ha spiegato: "Le norme non bastano a invertire la rotta. Si limitano a indicazioni generiche e prive di una strategia nazionale. Come si puo' creare una cultura della sicurezza senza investimenti, senza mettere le amministrazioni in grado di applicare le norme o se si inaspriscono le sanzioni ma non si garantisce la certezza dei controlli?".

Critica anche la Cgil: "Per le lavoratrici e i lavoratori nulla di nuovo, anzi: dal testo è stata cancellata la previsione di allargare le prestazioni per malattie professionali e infortuni, ferme da 25 anni; è stata bloccata l'estensione dei diritti per i superstiti alle coppie di fatto e ai conviventi con figli, una scelta tutta ideologica, ancor più insopportabile di fronte a una tragedia", ha dichiarato la segretaria confederale Francesca Re David.

E ancora: "È stato rimosso l'obbligo, nel settore turistico-alberghiero-ristorazione, alla formazione sulla salute e sicurezza al momento dell'assunzione, dilatandolo a trenta giorni, con il risultato di escludere i lavoratori precari e, comunque, quelli nella fase più delicata di avvio al lavoro. Non si possono più ascoltare dichiarazioni di cordoglio quando si è scelto, ancora una volta, di fare risparmi di cassa e ‘semplificazione' sulla pelle di chi lavora".

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