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Il costituzionalista Villone: “Le proposte di Renzi sulla legge elettorale sono incostituzionali”

Ai microfoni di Fanpage.it parla Massimo Villone, professore di Diritto Costituzionale ed ex parlamentare: “Le proposte di Renzi sono incostituzionali, con questa legge elettorale mutilata le forze politiche potrebbero misurarsi per quello che sono”
A cura di Redazione
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"Le proposte di Renzi? Sono incostituzionali". Lo afferma in un'intervista a Fanpage.it Massimo Villone, costituzionalista ed ex parlamentare: "Le proposte del segretario Pd – spiega – sono tutte estremamente maggioritarie". Un esempio su tutti: "Il Mattarellum corretto col premio di maggioranza, che consenti' al centrodestra di avere 100 seggi di vantaggio alla Camera". Il costituzionalista, politico di lungo corso, pone l'accento sugli aspetti più rilevanti delle motivazioni della sentenza che ha bocciato il premio di maggioranza e le liste bloccate del Porcellum:  Per Villone, "i punti fondamentali sono due: la Corte guarda ai valori costituzionalmente protetti della rappresentatività delle assemblee elettive, valore definito centrale in democrazia, e al profilo della scelta da parte dell'elettore della rappresentanza politica". Una scelta che "non può essere soppressa, e invece veniva negata dalle liste bloccate. Così come il valore della rappresentatività veniva negato dalla mancanza di una soglia per il premio di maggioranza. In sostanza, spiega il costituzionalista, "con il premio di maggioranza, una forza politica con relativamente pochi voti poteva avere una maggioranza assoluta dei seggi, come poi in effetti è accaduto nell'ultimo turno elettorale".

Adesso che succede? In attesa di una nuova legge elettorale, tecnicamente si potrebbe votare anche con questa legge ‘mutilata'? "Quello che viene meno dopo la sentenza è l'incentivo maggioritario invece adottato dal Mattarellum e poi nel Porcellum – risponde Villone – due tecniche diverse ma tutte e due volte a favorire un certo esito, far vincere qualcuno anche se quel qualcuno non vince nel consenso popolare. Ora, invece, il proporzionale lascia la rappresentanza così com'è. Da questo punto di vista le forze politiche potrebbero adesso misurarsi per quello che sono".

Sui dubbi di legittimità del Parlamento e del Governo in carica, posti dal Movimento 5 Stelle, il costituzionalista esclude che sia un punto da condividere. "Le elezioni sono un fatto storico – ricorda – Non si può andare all'indietro, considerando che il Porcellum esisteva dal 2006. Se parliamo invece della legittimazione politica sostanziale, il discorso cambia: sono convinto che questo Parlamento e questo Governo non abbiano una legittimazione sostanziale e dunque non possono mettere mano alla Costituzione. Possono solo affrontare le urgenze e l'ordinaria amministrazione".

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