video suggerito
video suggerito

Governo: finiti i colloqui, momento di riflessione per Napolitano

Il Presidente della Repubblica incontra oggi le principali forze parlamentari per accertare personalmente gli sviluppi di un possibile governo dopo il fallimento di Bersani.
A cura di Antonio Palma
90 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Napolitano avvia le consultazioni lampo per un governo di scopo

Ore 20 – Napolitano per ora tace. Finiti i colloqui il presidente della Repubblica si prende del tempo per riflettere. Per stasera nessuno rilascerà altre dichiarazioni, tutto è rimandato a domani. “Il presidente si prende un momento di riflessione, non ho altro da aggiungere”, così il portavoce del Capo dello Stato Pasquale Cascella confermando che Giorgio Napolitano non uscirà questa sera a parlare con la stampa.

Ore 19.40 – Parla Enrico Letta del Pd: Il vicesegretario del partito ribadisce il no al governissimo, che un tale esecutivo non sarebbe una scelta idonea. Letta ricorda di aver cercato di dar vita a un governo centrato su alcuni obiettivi per avviare la legislatura. "Abbiamo cercato il coinvolgimento di tutti, per fare una riforma della politica sulla base del clamoroso risultato elettorale. Il coinvolgimento di tutti dentro un percorso di riforme. Quello era il nuovo e per noi la convenzione costituente resta il nuovo”. Parole di gratitudine e di piena fiducia nel presidente Napolitano: il Pd darà il suo supporto alle decisioni che il Capo dello Stato prenderà in queste ore.

Ore 18.45 – Terminano le consultazioni, con la delegazione del Partito Democratico e di Sinistra Ecologia e Libertà che riferiscono sull'esito del confronto con Napolitano. A parlare per primo Nichi Vendola: "Abbiamo interloquito con Presidente della Repubblica, ritenendo di sottolineare che la soluzione più idonea a traghettare l'Italia fuori dal pantano è nel conferimento dell'incarico a Bersani. Riteniamo interdetta qualunque possibilità ad un Governo di larghe intese, con il Pdl che non è alleato possibile, soprattutto in una situazione come quella che vive l'Italia". Per poi concludere: "Riteniamo giusto portare alle Camere la proposta di Bersani". 

Video thumbnail

Ore 18.00 – A parlare è Andrea Olivero di Scelta Civica, che rilancia il "sì condizionato" alle grandi intese: "Una grande coalizione delle 3 grandi forze che sono disponibili a cambiare il Paese. […] Bisogna affrontare i problemi dei cittadini e le riforme necessarie, abbiamo proposto di entrare nel merito delle questioni e delle soluzioni. Serve convergenza che dia origine a Governo che possa affrontare i problemi del Paese". Voci di corridoio, rilanciate da Claudio Cerasa de Il Foglio, riportano che i parlamentari centristi avrebbero proposto un Governo a guida Matteo Renzi.

Ora 17.15 – Parla Beppe Grillo a La Cosa: "Sono finiti, vedrete tra un po' in Parlamento entreranno i cittadini"

Ore 17 – M5S: Fiducia solo ad un nostro governo. "Non accordiamo la fiducia ad un governo politico o pseudo-tecnico", con queste parole il capogruppo del Movimento Cinque Stelle al Senato, Vito Crimi, ha smentito ogni ipotesi di appoggio ad un governo esterno ai partiti. "Siamo disponibili a un governo 5 Stelle che possa avviare iniziative legislative" ha precisato Crimi, rilanciando quindi l'ipotesi di incarico di governo direttamente ai grillini.  "Abbiamo preso atto che alla conclusione delle consultazioni del primo mandato esplorativo di Bersani non ci sono le condizioni per una maggioranza politica. Noi abbiamo ribadito quanto già detto nella precedente consultazione. Siamo disponibili a formare un governo a 5 Stelle. Abbiamo rilanciato al presidente Napolitano questa opportunità" ha concluso il portavoce del M5S. 

Video thumbnail

Ore 13:20 – A quanto si apprende in questi minuti, nella mattinata ci sarebbe stata una telefonata tra Beppe Grillo, capo politico del Movimento 5 Stelle, e Giorgio Napolitano.

Ore 12:30 – Il punto: Le parole di Berlusconi non confermano solo quanto già noto, circa la disponibilità a mettere in piedi un progetto di "grande coalizione" con la partecipazione di Pd, Pdl, Lega e centristi, ma esplicitano anche il rifiuto rispetto alla possibilità di un nuovo esecutivo a guida tecnica. In sostanza, Berlusconi è disponibile a lasciare finanche che a guidare il Governo sia Bersani (o un altro nome del Pd), purché l'esecutivo sia "politico e non tecnico". Di conseguenza, in un colpo solo, si restringono i margini di manovra per un Governo del Presidente e si sfida il Pd a prendere una chiara posizione: o larghe intese o voto, in sostanza.

Video thumbnail

Ore 12, parla Berlusconi: "È nell'interesse del Paese che le altre due forze trovino un modo per governare assieme. Siamo disponibili a dare vita ad un Governo di coalizione con Pd, Lega e Scelta Civica. Siamo disponibili ad incontrarci con le altre forze politiche e ad esaminare provvedimenti urgenti per l'economia. Non c'è altra strada. Candidatura del Pd, va bene anche Bersani". Una linea condivisa anche dalla Lega Nord, con Maroni che ha precisato che non verrà dato sostegno ad un altro Governo tecnico, dopo la fallimentare esperienza di Monti.

Ore 11: I primi ad essere consultati dal Capo dello Stato saranno i rappresentanti del Popolo della Libertà, successivamente toccherà ai Gruppi parlamentari del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati della Lega Nord (e Autonomie). Intanto arriva la conferma della non partecipazione di Beppe Grillo all'incontro con Napolitano: per il Movimento 5 Stelle saranno presenti i capigruppo Vito Crimi e Roberta Lombardi.

Dopo il fallimento di Bersani incaricato per la formazione di un nuovo governo, il Presidente della Repubblica ha fatto sapere che prenderà "senza indugio iniziative che gli consentano di accertare personalmente gli sviluppi possibili del quadro politico-istituzionale". Tradotto in altri termini Giorgio Napolitano intende constatare personalmente la possibilità di costruire un governo di scopo proponendo un nome terzo alle forze politiche parlamentari, per scongiurare il ritorno immediato alle elezioni. Il tentativo del Capo dello Stato, però, si chiuderà in gran fetta senza altri prolungamenti anche perché il Presidente non intende andare oltre alla giornata di oggi. Napolitano, infatti, come fanno sapere dal Quirinale, avvierà nella giornata di oggi consultazioni lampo al Colle per capire i possibili sviluppi dopo il no al segretario del Pd.

I fitti appuntamenti di Napolitano, tutti compresi in un solo giorno, prevedono un primo incontro con la delegazione del Pdl intorno alle 11, per proseguire poi nel pomeriggio con le altre principali forze politiche parlamentari. All'incontro probabilmente parteciperanno anche i parlamentari della Lega come è accaduto per le altre consultazioni. Alle 16 circa ci dovrebbe essere l'atteso incontro con il Movimento Cinque Stelle che si riunirà di nuovo alla Camera in mattinata proprio per discutere della nuova situazione. Intorno alle 17 sarà il turno dei rappresentanti di Scelta Civica, chiuderanno i colloqui i delegati del Pd intorno alle 18,30.

90 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views