Governo dice no a stop Memorandum di cooperazione militare con Israele chiesto dalle opposizioni

Sono state votate alla Camera le mozioni sulla denuncia formale del memorandum d'intesa in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa con il governo dello Stato di Israele.
La Camera ha respinto la mozione unitaria opposizioni M5S-Pd-Avs che chiedeva di avviare immediatamente il procedimento di denuncia formale dell'accordo del memorandum, d'intesa fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato di Israele, e di sospendere con urgenza tutti gli accordi di attuazione del memorandum of understanding generale in questione. I no sono stati 142, i sì 105, gli astenuti 14.
Il governo dunque non ha intenzione di chiudere quell'accordo, perché "Isolare Israele non rinnovando accordi in vigore non permetterà di raggiungere una soluzione politica alla crisi in atto", è la posizione chiarita dal sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, secondo cui bisogna "costruire canali di interlocuzione, anziché reciderli".
Oltre alla mozione unitaria di Pd-M5s-Avs, che chiedeva al governo di non rinnovare il memorandum, è stata votata anche la mozione a prima firma Maria Elena Boschi (Iv) e la mozione a prima firma di Riccardo Magi (Più Europa). L'Aula di Montecitorio ha approvato alcuni punti della mozione di Italia viva, concernente iniziative in ordine alla denuncia formale del memorandum d'intesa in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa con il governo dello Stato di Israele. I proponenti hanno accettato le riformulazioni proposte dal governo. Parere negativo invece sulla mozione di Più Europa, bocciata dall'assemblea come quella di Pd-M5s-Avs.
L'esecutivo, con il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, sul testo unitario di M5S, Pd e Avs ha espresso parere contrario, mentre sulle altre ha proposto alcune riformulazioni. "L'italia è impegnata un'intensa azione diplomatica per il cessate il fuoco e fermare la catastrofe umanitaria a Gaza. Il nostro Paese ha ripetutamente ribadito l'esigenza di porre fine alle ostilità, del ripristino di un pieno flusso di aiuti e del rilascio degli ostaggi. Il sostegno al popolo palestinese è concreto e costante", ha spiegato il sottosegretario alla Difesa motivando il parere, e ricordando che il memorandum d'intesa fra Italia e Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa, siglato a Parigi il 16 giugno 2003, "ha consentito di creare filiere produttive e industriali, rafforzando la difesa del nostro Paese e dei nostri militari garantendo l'accesso a tecnologie avanzate. L'approccio dell'Italia sulla fornitura di armi a Israele è in linea con la normativa italiana e internazionale: dopo il 7 ottobre l'Italia ha sospeso tutte le nuove autorizzazioni sull'esportazione armi a Israele, che prosegue tuttora".
Pertanto, ha detto il sottosegretario, "non è necessario sospendere un accordo che non prevede obblighi specifici e non ha impedito un approccio restrittivo, fermo restando che il memorandum scadrà ad aprile 2026 e l'esecutivo si riserva la facoltà, entro quella data, di effettuare valutazioni di merito e di opportunità".
Cosa chiedeva la mozione di Pd-M5s-Avs sul memorandum Italia-Israele
Il testo respinto, su cui l'esecutivo aveva espresso parere contrario, impegnava il governo italiano "ad avviare immediatamente il procedimento di denuncia formale dell'accordo, ai sensi dell'articolo 9, comma 3, del riportato Memorandum d'intesa fra il governo della Repubblica italiana ed il governo dello Stato di Israele", "a sospendere altresì con urgenza tutti gli accordi di attuazione del Memorandum of understanding generale in questione" e "a sospendere qualsiasi forma di cooperazione militare con Israele, inclusi la fornitura e l'acquisto di armamenti, trasferimenti tecnologici, compresi quelli verso Paesi terzi che vedano Israele come destinatario finale, e addestramento militare, sino a quando permangano gravi e accertate violazioni del diritto internazionale e umanitario da parte dello Stato di Israele".
Fratoianni: "Siete complici del genocidio"
"Israele martella la Striscia di Gaza, la rade al suolo. Non ci sono scuole, case, chiese… non ci sono università, non c'è piu' nulla. E quel poco che è in piedi è diventato un bersaglio", ha detto il leader Avs Nicola Fratoianni, intervenendo alla Camera sulle mozioni presentate dalle opposizioni. "Netanyahu – ha aggiunto – ha dichiarato con tetro cinismo che l'ultima strage di bambini in fila per chiedere un po' di acqua è stato dovuto a un malfunzionamento tecnico. Sono arrivati a 20 mila i bambini uccisi insieme ai 70 mila morti complessivamente Parlare di diritti umani e francamente ridicolo non c'è quasi più nulla nel dizionario che ci aiuta a descrivere quello che sta accadendo. Le parole sono finite, c'è un genocidio senza fine che avviene sotto gli occhi distratti del mondo, a volte complici, anche in questa parte del mondo. L'unica parola che descrive quel che sta accadendo è complicità".
"Siete complici", dice ancora rivolgendosi al rappresentante dell'esecutivo in aula, di un "governo criminale e genocida".
L'accusa di Conte: "A Gaza sterminio, e voi state zitti e muti"
"Un errore tecnico, siamo spiacenti… Questo non è un messaggio in una nostra stazione ferroviaria. Questo è il messaggio dell'esercito israeliano dopo aver ucciso 6 bambini palestinesi in fila per un goccio di acqua. Questa è la risposta di un governo che ha perso il senso dell'umanità. A Gaza c'è una deliberata devastazione e distruzione. Un sistematico stermino che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Si chiama genocidio. È stata colpita anche la chiesa cristiana della Sacra famiglia. Ma i sovranisti de' noantri che fine hanno fatto? Oggi tutti zitti e muti. A Gaza è stata distrutta l'umanità. Non potete continuare a stare zitti", ha detto il leader M5s Giuseppe Conte intervenendo in aula alla Camera sulle mozioni presentate dalle opposizioni concernenti iniziative in ordine alla denuncia formale del Memorandum d'intesa in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa con il Governo dello Stato di Israele.
E ancora: "Lo chiediamo da mesi a Meloni, Tajani e Salvini: come potete rimanere così indifferenti. Ve lo chiede la storia. Ve lo chiederanno i nostri e i vostri figli, ve lo chiederanno le vostre coscienze". E adesso "con i vostri silenzi state diventando complici".
Braga: "Memorandum con Israele non compatibile con la nostra Costituzione"
"Mentre discutiamo la chiesa cattolica della Sacra Famiglia a Gaza è stata bombardata, due morti e sei feriti, tra cui il parroco, Gabriel Romanelli. Vi prego, risparmiatevi le parole di circostanza mentre votate contro la nostra mozione, che non è una presa di posizione ideologica ma di responsabilità anche morale, quel memorandum con Israele non è più compatibile con i principi della Costituzione, della dignità umana e del diritto internazionale, vi chiediamo un atto politico che diventa anche scelta etica, un atto che non avete compiuto in Europa, al Consiglio degli Affari Esteri, dove l'Italia è mancata. Avete scelte di votare contro le tutte le misure per sanzionare il governo di Tel Aviv. Oggi vi chiediamo uno sforzo. Se non volete ascoltare noi, ascoltate la vostra leader, anche se con due anni di ritardo, ha detto che da Israele non sono più accettabili ‘attacchi contro la popolazione civile che Israele sta dimostrando da mesi'".
"A Gaza stiamo assistendo a una catastrofe umanitaria. Oltre 60mila vittime a Gaza, più di 18mila bambini. Interi quartieri rasi al suolo, ospedali bombardati, neonati morti in incubatrice perché non ci sono le cure. Voi colpevolmente non avete fatto nulla perché Netanyahu si fermasse. Dite che se in questo trovate un briciolo di umanità e di giustizia, se è così che si fermano i terroristi di Hamas, che continuiamo a condannare per i fatti del 7 ottobre. Kallas ha detto che l'obiettivo dell'Ue è migliorare la vita a Gaza. Ma come si fa a fare un'affermazione del genere? L'obiettivo deve essere quello di fermare il massacro, non accettare l'esistente, migliorando un po' le condizioni. Dobbiamo fare tutto il possibile per spingere i governi a fermare Netanyahu e bloccare il Memorandum è un passo in quella direzione. Il mantenimento del Memorandum equivale a un sostegno politico, tecnico, logistico, a un apparato militare che la Corte penale internazionale ha formalmente accusato di crimini di guerra".