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Salvini: “Finita alleanza M5s-Lega e governo Conte, andiamo al voto”

Il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, ha deciso: la maggioranza non c’è più. Attraverso una nota fa sapere: “L’ho ribadito oggi al presidente Conte: andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c’è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La maggioranza non c’è più. A certificarlo è il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini. Che chiarisce le sue intenzioni e risponde agli alleati del Movimento 5 Stelle, che proprio oggi hanno chiesto alla Lega di far sapere con certezza cosa volessero fare. Per il ministro dell’Interno e leader del Carroccio non ci sono più dubbi. E la conferma arriva attraverso una nota: “L'ho ribadito oggi al presidente Conte: andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav, e restituiamo velocemente la parola agli elettori”.

Il messaggio di Salvini è chiaro e spiega qual è la motivazione che l'ha portato a prendere questa decisione: "Inutile andare avanti a colpi di NO e di litigi, come nelle ultime settimane, gli Italiani hanno bisogno di certezze e di un governo che faccia, non di "Signor No". Non vogliamo poltrone o ministri in più". Non solo, il leader della Lega spiega anche che l'ipotesi migliore è il voto rifiutando le idee di rimpasti o di governi con maggioranze alternative: "Non vogliamo rimpasti o governi tecnici: dopo questo governo (che ha fatto tante cose buone) ci sono solo le elezioni".

Il leader della Lega riferisce, quindi, sul colloquio avuto oggi con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, dopo che quest'ultimo ha incontrato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, al Colle: "L'ho ribadito oggi al presidente Conte: andiamo subito in Parlamento per prendere atto che non c'è più una maggioranza, come evidente dal voto sulla Tav e dai ripetuti insulti a me e alla Lega da parte degli "alleati", e restituiamo velocemente la parola agli elettori". A questo punto il vicepresidente del Consiglio tira in ballo un altro tema, quello delle vacanze: "Le vacanze non possono essere una scusa per perdere tempo e i parlamentari (a meno che non vogliano a tutti i costi salvare la poltrona) possono tornare a lavorare la settimana prossima, come fanno milioni di italiani".

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