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Guerra in Ucraina

Draghi incontra Macron a Parigi: cosa hanno deciso i due leader su Ucraina e crisi energetica

Il presidente del Consiglio Draghi ha incontrano il presidente francese a Parigi. Al centro dei dossier affrontati, gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno a Kiev, la sicurezza alimentare, il rafforzamento dell’autonomia europea in materia di Difesa e di Energia.
A cura di Annalisa Cangemi
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È durata oltre tre ore la cena tra Draghi e Macron all'Eliseo a Parigi. Ucraina, crisi alimentare ed energia i temi principali, in vista dei prossimi vertici del G7 e della Nato, in programma a fine mese, e del Consiglio Ue del 23 e 24 giugno a Bruxelles. I due leader gettano le basi anche su un nuovo fondo europeo, un Recovery 2, che permetta a Francia e Italia di fronteggiare le crisi energetica in corso. Uno dei temi trattati è appunto il rafforzamento dell'autonomia europea in materia di Difesa e di Energia, nell'ottica di una strategia energetica diversificata che permetta di  sganciarsi dalla dipendenza energetica dalla Russia. Sul punto il presidente del Consiglio propone di finanziare con prestiti ai governi la risposta dei governi europei alla crisi energetica, anche per abbassare le bollette di famiglie e imprese.

"Il primo Recovery è stato fatto sul Covid, ora potrebbe essere la Difesa comune uno dei grandi temi che Macron vuole portare avanti", ha detto Alain Minc, consigliere ombra del presidente francese. "Tutti sono preoccupati per il dopo Draghi – ha spiegato – e i mercati lo dimostrano già. L'Italia poteva permettersi giochi politici finché la Bce creava denaro ogni giorno. Se lo spread sale al 4 o al 5% l'Italia non potrà più permetterselo. Un Recovery 2, con una maggiore integrazione dell'Eurozona, potrebbe blindare anche il rischio Italia che l'avvicinarsi delle elezioni fa temere". 

"Se l'Italia mantenesse una leadership come quella di Draghi, la Francia e il Sud dell'Ue sarebbero un blocco molto potente con Spagna, Portogallo e Grecia", ha aggiunto Minc.

Al centro del meeting naturalmente la questione Ucraina, e l'adesione del Paese all'Ue, questione che divide in questo momento Roma e Parigi: se l'Italia infatti sostiene l'ingresso formale nell'Unione europea di Kiev, la Francia propone invece la creazione di una "comunità politica europea", una sorta di secondo gruppo di Paesi nella sfera di influenza dell'Ue. Anche la postura da tenere nei confronti del presidente russo Putin è differente: Macron continua a ribadire di non voler "umiliare" l'avversario, mentre Draghi è scettico sulle reali possibilità di aprire un negoziato di pace.

Tra gli altri dossier esaminati ieri sera anche la questione della Libia e quella dei migranti, oltre alle relazioni bilaterali tra Italia e Francia, rafforzate con il ‘Trattato del Quirinale'. Draghi sarà a Parigi anche nella giornata di oggi, per partecipare alla riunione a livello ministeriale del Consiglio dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse).  La ministeriale di quest'anno è presieduta dall'Italia. Il premier aprirà i lavori del meeting, con la Norvegia e il Messico vice presidenti. I ministri discuteranno del tema "Il futuro che vogliamo: politiche migliori per la prossima generazione e una transizione sostenibile".

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