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Di quanto aumenta l’Assegno unico nel 2026, le simulazioni con la rivalutazione Inps

L’importo dell’Assegno unico e universale per i figli a carico salirà nel 2026, adeguandosi all’inflazione. Non si conosce ancora la percentuale, ma potrebbe essere di circa l’1,4%. Questo significa, per esempio, che chi ha l’Isee minimo otterrà fino a 203,8 euro al mese per figlio minorenne. Ecco le simulazioni non ancora ufficiali.
A cura di Luca Pons
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Manca poco per sapere ufficialmente di quanto sarà aumentato l'Assegno unico nel 2026: la percentuale deve essere stabilita dal ministero dell'Economia e da quello del Lavoro, in un decreto atteso a novembre. Nel frattempo, però, ci sono delle previsioni piuttosto precise. Fino a qualche settimana fa si pensava che sarebbe stato attorno all'1,6 o 1,7%; ora la stima si è abbassata, all'1,4%. Prendendo come riferimento questa percentuale, che non è ufficiale ma con tutta probabilità è molto vicina a quella definitiva, si può simulare come cambieranno gli assegni, le maggiorazioni e i requisiti per l'Assegno unico.

L'Auu è una misura rivolta a tutte le famiglie in cui ci sono figli a carico, fino a 21 anni di età oppure con disabilità. Non c'è un tetto massimo di reddito, ma l'importo varia in base all'Isee: più questo è basso, più l'assegno è alto. In più, si tengono in conto l'età e il numero di figli, oltre all'eventuale disabilità.

I nuovi importi e requisiti dell'Assegno unico 2026 con la rivalutazione

Ipotizzando un aumento dell'1,4%, l'assegno più alto passerebbe da 201 a 203,8 euro al mese per ciascun figlio minorenne. Questo, come detto, spetterà a chi ha l'Isee più basso. La soglia oggi è fissata a 17.227,33 euro, ma anche questa cambierà in base alla rivalutazione. Confermando la stessa percentuale, potranno avere accesso alla somma massima tutte le famiglie che hanno un Isee aggiornato fino a 17.468,51 euro.

La ‘buona' notizia, quindi, per chi ha un Isee basso che tra il 2025 e il 2026 non si alzerà, è che perlomeno aumenterà l'importo dell'Assegno unico. Infatti, oggi chi dichiara un Isee da 17.400 euro riceve un assegno leggermente più basso del massimo; dall'anno prossimo, invece, otterrà la somma più alta. Si parla comunque di una differenza di alcuni euro al mese.

Lo stesso calcolo si può fare all'altra estremità della scala di requisiti. Come detto, non c'è un tetto massimo oltre al quale l'Auu non viene più erogato. Ma oggi chi ha un Isee oltre i 45.939,56 euro può ricevere al massimo 57,5 euro al mese per ciascun figlio minorenne.

Dall'anno prossimo, calcolando l'aumento dell'1,4%, la situazione sarà diversa. Chi ha un Isee oltre i 46.582,71 euro (nuova soglia massima) otterrà un assegno pari a 61,20 euro. Per chi si trova con un Isee di 46mila euro, se non ci sono cambiamenti tra il 2025 e il 2026, arriverà un aumento dell'importo dell'Auu perché passerà a una fascia inferiore.

Tutti questi aumenti, va ricordato, sono calcolati senza tenere conto del fatto che il nuovo Isee nel 2026 porterà molte famiglie – specialmente quelle numerose e quelle che hanno una casa di proprietà – ad avere un indicatore di situazione economica più basso. E quindi, automaticamente, a ottenere un Assegno unico più generoso.

Come cambiano le maggiorazioni dell'Auu 2026: la simulazione

La rivalutazione si applicherà anche a tutte le maggiorazioni dell'Assegno unico e universale. Ce ne sono di due tipi: quelle fisse e quelle che variano in base all'Isee. Per le prime il calcolo è più semplice. La maggiorazione per persone non autosufficienti salirà da 120,60 a 122,30 euro. Per i figli che hanno una disabilità grave, si andrà dagli attuali 109,10 a 110,60 euro (mentre per disabilità media da 97,70 a 99,10 euro). Infine, per le famiglie in cui la madre ha meno di 21 anni la maggiorazione varrà circa 23,30 euro (pochi centesimi in più rispetto ai 23 euro attuali).

Le altre maggiorazioni sono quelle variabili. Una è rivolta ai figli successivi al secondo: per chi ha l'Isee più alto varrà 17,40 euro, per chi ha quello più basso sarà di 99,10 euro, e in mezzo oscillerà in base al livello di Isee. Lo stesso vale per la maggiorazione dedicata al secondo percettore di reddito, che varrà da 34,90 euro in giù.

Come rinnovare l'Assegno unico nel 2026

Le regole per il rinnovo dell'Assegno unico e universale nel 2026 sono sempre le stesse. Non sarà necessario fare domanda, ma bisognerà avere un Isee aggiornato, e quindi presentare all'Inps la Dsu per calcolarlo. Chi lo fa entro il 28 febbraio riceverà senza problemi il nuovo importo da marzo 2026.

Chi non lo fa in tempo, da marzo in poi riceverà l'importo minimo, quello che spetta a chi ha l'Isee più alto. Per sistemare la situazione, e ricevere gli arretrati, ci sarà tempo fino al 30 giugno 2026. Se si salta anche questa scadenza, non si potranno recuperare gli arretrati da gennaio a giugno.

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