Russia-Ucraina, Di Maio: “La più grave crisi europea da secondo Dopoguerra, Italia rigida nelle sanzioni”

L'Italia è disponibile a presentarsi come garante della neutralità nel conflitto tra Russia e Ucraina. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un'intervista con il giornale tedesco Bild. "L'Italia è disponibile a contribuire agli sforzi negoziali in atto, nel ruolo di garante in possibili soluzioni di neutralità per l'Ucraina e offrendo la propria esperienza in tema di modelli di tutela delle minoranze", ha detto, sottolineando che "come la Germania, anche l'Italia ha sempre sostenuto e continuerà a favorire una soluzione diplomatica alla crisi in Ucraina, l'unica via per una pace sostenibile ma che purtroppo non ha finora trovato spazio".
Per Di Maio è importante che ora l'Unione europea dimostri la massima compattezza davanti all'aggressione russa dell'Ucraina. Secondo l'ex capo politico Cinque Stelle alla luce di tutto quello che stiamo vivendo in Europa c'è bisogno di definire "un nuovo quadro di regole", così come bisogna aumentare gli "investimenti per i beni pubblici europei strategici e per l'accelerazione della transizione energetica". Di Maio ha spiegato che con il "mutato contesto geopolitico" le priorità condivise dell'Europa devono concentrarsi su energia, difesa e clima: "Sarà fondamentale raggiungere un ampio accordo e sono convinto che vi siano tutti i presupposti per farlo nel pieno delle rispettive sensibilità nazionali".
Parlando delle sanzioni, Di Maio ha affermato che il governo continuerà ad essere tempestivo, adempiendo "con rigore ai nostri obblighi internazionale sulle sanzioni e quindi anche sui sequestri delle proprietà in Italia delle persone listate". Da questo punto di vista il ministro ha parlato "di un valore complessivo che si aggira attorno ai 900 milioni di euro" sequestrati agli oligarchi. Per poi ribadire: "Siamo stati tempestivi e rigidi, e continueremo ad esserlo".
Il ministro ha proseguito confermando il sostegno del nostro Paese "a Kiev e i Paesi limitrofi nell'affrontare la più grave crisi umanitaria in Europa dal secondo dopoguerra", con milioni di profughi e sfollati. "A livello europeo, l'Italia ha sostenuto la decisione di attivare per la prima volta dal 2001 la Direttiva sulla protezione temporanea in favore dei profughi ucraini, con un approccio solidaristico che riteniamo essere la base per la futura riforma migratoria dell'Unione Europea e su cui auspichiamo di rafforzare il coordinamento con Berlino", ha concluso Di Maio.