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Crocetta conferma: “Non mi dimetto”. E Tutino: “Sto pagando da solo”

Il Governatore della Sicilia ribadisce l’intenzione di restare al suo posto. Intanto il Sindaco di Palermo lo attacca: “Si dimetta”.
A cura di Redazione
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Come vi abbiamo mostrato, nella giornata di oggi il Governatore della Regione Sicilia Rosario Crocetta ha ribadito, di fronte all’assemblea regionale siciliana, l’intenzione di rimanere al suo posto: “Mi rifiuto di offrire le mie carni a famelici carnefici. Non posso dimettermi, tutti sanno che quella intercettazione non c’è. I falsi scoop non possono decidere le sorti dei governi”. Del resto, da giorni Crocetta è ormai passato al contrattacco, sfruttando le tante zone d’ombra del presunto scoop de L’Espresso e “resistendo” alla pressione dei vertici del Partito Democratico.

Pressione alla quale si è aggiunta quella del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando che ha usato parole durissime nei confronti del Governatore della Regione Sicilia: “È una calamità istituzionale perché da sette anni con Raffaele Lombardo prima e con Rosario Crocetta poi si è costruito un sistema di potere che coinvolge imprenditori e politici e che non ha risolto i problemi della Sicilia […] A Manfredi, Lucia e Fiammetta Borsellino ho espresso pubblicamente il mio ringraziamento per il dono del loro dolore e del loro lavoro in questa terra martoriata”.

Nel frattempo, la Giunta siciliana registra l’ennesimo abbandono: si è dimessa Linda Vancheri, assessore alle Attività Produttive, “espressione” dell’area confindustriale; anche se Crocetta ha provato a minimizzare: “Nulla di nuovo, da sei mesi abbiamo concordato con l’assessore la sua uscita dalla giunta per iniziare una nuova avventura lavorativa”.

Infine, sempre nella giornata di oggi, hanno parlato gli avvocati dell’altro “protagonista” della vicenda, Matteo Tutino, primario di Villa Sofia, attualmente ai domiciliari. In una nota diffusa dai suoi avvocati, il medico di Crocetta afferma di essere “stato mandato allo sbaraglio” e di essere “l’unico a pagare il conto”, nonostante abbia “sempre seguito, nel suo incarico di primario del reparto di chirurgia plastica di Villa Sofia, le puntuali direttive che gli venivano impartite dal Presidente Crocetta e anche dall’assessore alla sanità Borsellino”.

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